Mentre da anni non si effettua il taglio del bosco per rimpinguare le casse comunali, centinaia di alberi vengono tagliati abusivamente depauperando il patrimonio della Macchia. Da settimane, ormai, giungono segnalazioni di alberi tagliati e sistematicamente asportati ad opera di personaggi che, giunti a bordo di veicoli fuoristrada e piccole ma comode Panda 4x4, sezionano i tronchi degli alberi abbattuti in modo da poter caricarne la legna.
Abbiamo riferito di recente come il Comune, avendo finalmente definito il programma di taglio di alcune sezioni del bosco, sia in attesa da oltre un anno della prescritta autorizzazione provinciale. Pare che i relativi progetti, affidati a professionisti esterni, abbiano avuto un costo di circa 50.000 euro, una sorta di beffa a fronte di ricavi zero.

La superficie boschiva della cosiddetta Macchia di Anagni è di circa 300 ettari, un tesoro naturale inestimabile ma anche una riserva che, quando si procedeva al taglio della legna sistematico, consentiva il pareggio di bilancio. Invece no. Le sezioni di bosco non vengono tagliate determinando così la mancata pulizia del sottobosco e l'invecchiamento dei giganti verdi che quando diventano troppo anziani necessitano di pratiche diverse e complicate. Tutto è stato lasciato in balìa della sorte, alla mercé dei "pirati" che tagliano gli alberi e portano via la legna.

Lo Statuto della città dei papi, in vigore per secoli, prevedeva la gratuità della raccolta del legnatico (frascame caduto a terra e vecchi tronchi finiti sul terreno) a favore dei cittadini di Anagni e "delle donne povere di Ferentino". Un esempio di solidarietà e di buon vicinato (Ferentino confina appunto con Anagni). La città dei papi ha avuto in organico fino al 1985 un vigile urbano con l'incarico specifico di controllare e salvaguardare la Macchia ed i beni naturali. Dopo quella data, coincidente con il pensionamento di "Cesare la guardia", tanti bla bla ma nulla di fatto. Una buona vigilanza è stata curata in seguito dalla Guardia forestale, che già collaborava con la figura comunale. Ora però, con l'archiviazione dei ranger, si è piombati bel buio più assoluto.