Minacce e molestie continue anche attraverso messaggi e telefonate. In un episodio le ha danneggiato la macchina parcheggiata vicino all'ufficio postale, fino ad arrivare a incendiarla, davanti all'abitazione.
Sono le accuse di cui deve rispondere un sessantaquattrenne residente a Veroli, nei confronti dell'ex moglie di Ceccano. L'uomo è stato rinviato a giudizio. L'udienza si terrà il prossimo 3 luglio nel tribunale di Frosinone. All'uomo, difeso dagli avvocati Rosario e Mario Grieco, è stata confermata la misura del divieto di avvicinamento alla sua ex. La ceccanese si è costituita parte civile attraverso il suo legale Rino Liburdi.

La ricostruzione
Stando alle accuse, il sessantaquattrenne avrebbe minacciato e offeso l'ex moglie con una serie di messaggi. Sempre stando alle accuse, che vengono contestate al verolano, avrebbe ricoperto di olio la macchina della vittima, l'avrebbe danneggiata con graffi al portellone posteriore, alla fiancata e al cofano. La macchina era parcheggiata vicino all'ufficio postale di Ceccano. In un'altra occasione avrebbe dato alle fiamme il veicolo, in sosta davanti all'abitazione della vittima.

Successivamente, con materiale di plastica, ha incendiato anche la siepe nel giardino di casa. Gli atteggiamenti del suo ex le hanno provocato un grave stato di ansia e temeva per la sua incolumità e per quella dei suoi familiari e anche per suo figlio.
L'uomo è finito così sotto accusa. Deve rispondere di minacce e danneggiamento a seguito di incendio.
Ieri mattina nel tribunale di Frosinone si è svolta l'udienza preliminare.
Il sessantaquattrenne è stato rinviato a giudizio al 3 luglio davanti alla dottoressa Chiara Doglietto. Per il verolano, come detto, è stata confermata la misura del divieto di avvicinamento all'ex moglie.