Violenza sessuale nei confronti delle figlie minorenni, condannato a sei anni e mezzo di reclusione.
Così ha deciso il tribunale di Frosinone nei confronti di un uomo di nazionalità togolese, peraltro già condannato, per lo stesso reato, nei confronti della sua ex compagna, a 5 anni e 4 mesi a Napoli.
Ieri, nell'aula delle udienze penali si è tenuta la discussione. La procura del capoluogo ciociaro aveva sollecitato una condanna a otto anni nei confronti dell'uomo che sta già scontando la condanna pronunciata nei suoi confronti dalla Corte d'appello di Napoli e diventata, nel frattempo, definitiva. In questo caso a denunciarlo era stata la sua ex compagna per fatti accaduti in provincia di Napoli durante la convivenza.
Da lì poi l'uomo si era trasferito in Ciociaria, a Paliano. Ma anche con la nuova famiglia il togolese ha iniziato ad avere seri problemi con la giudiziaria. Tutto è nato da una confidenza a un'insegnante da parte di una delle due figlie. Durante la ricreazione, la ragazzina, che all'epoca frequentava le scuole medie, scoppiò in un pianto disperato. Una delle docenti si avvicinò e la ragazza accennò a dei problemi in famiglia. Così furono avvertiti dalla scuola i carabinieri che avviarono più mirate e approfondite indagini. Così, nel corso delle indagini sono emersi gli atti sessuali che l'uomo avrebbe compiuto ai danni delle ragazze, una poco più che quindicenne e l'altra non ancora diciottenne.
L'uomo, difeso dall'avvocato Marco Antonio Ottaviani, è stato prima rinviato a giudizio e poi processato. Sentiti tutti i testimoni, il procedimento si è concluso ieri con le richieste formulate dalle parti. Il pubblico ministero ha chiesto una condanna a otto anni chiedendo venisse riconosciuta anche la recidiva in considerazione della vecchia condanna di Napoli. Alle conclusioni della pubblica accusa si è associata la parte civile con l'associazione La caramella buona, rappresentata dall'avvocato Monica Nassisi.
Dopo la camera di consiglio il tribunale, presidente Francesco Mancini, ha emesso il verdetto: sei anni e mezzo con esclusione però della recidiva. Ora si attenderanno le motivazioni dopo di che la difesa presenterà sicuramente ricorso alla Corte d'appello.