La notizia di una persona iscritta nel registro degli indagati segna il primo passaggio importante dell'inchiesta, irta di difficoltà, sull'omicidio di Thomas Bricca, freddato da un colpo di pistola il 30 gennaio scorso.
Invalicabile, però, è il muro innalzato dalla procura di Frosinone, che mantiene un riserbo strettissimo sul nome dell'indagato, anche e soprattutto per tutelare un'attività investigativa complessa, come si è notato fin dalle prime battute. Viene naturale pensare che l'iscrizione di questo indagato sia la conseguenza della forte azione messa in campo da lunedì scorso, quando gli inquirenti hanno dispiegato mezzi e uomini alla ricerca di ogni elemento riconducibile all'uccisione del diciannovenne.

Lunedì, intanto, è in programma un incidente probatorio, probabilmente direttamente collegato all'iscrizione nel registro degli indagati.
Sono stati scandagliati abitazioni e terreni tra via Vicero e la contrada delle Fraschette, sono state effettuate minuziose perquisizioni, sono state ascoltate persone, vecchie e nuove, informate sui fatti, è stata stretta la morsa sui possibili sospettati. Poi, in attesa della svolta vera e auspicata, la novità datata giovedì sera.
Va compreso, in attesa di conoscere il nome della persona, il ruolo che avrebbe giocato nell'intera vicenda. Soltanto gli investigatori potranno rispondere. Non è escluso che, già nei prossimi giorni, ci possano essere ulteriori sviluppi e che il quadro assuma contorni più chiari: è l'aspettativa generale e l'obiettivo su cui la procura sta lavorando.

Mercoledì la fiaccolata
Nel frattempo non si fermano le manifestazioni in ricordo di Thomas. La terza iniziativa pacifica in memoria del ragazzo avrà luogo nel tardo pomeriggio del 1° marzo, ad un mese esatto dal tragico evento di via Liberio. Si tratta della fiaccolata organizzata dagli zii Lorenzo Sabellico e Morena Gori, i quali chiamano a raccolta tutta la città per chiedere, ancora una volta, giustizia nel nome di Thomas. Significativa l'intitolazione: "Luci nella notte". Fiaccole che intendono illuminare, rischiarare quel "buio", generato dal male che ha inghiottito il diciannovenne e che, al contempo, rappresentano un segnale di speranza per il domani, che sa sempre di attesa, attenta e vigile, di risposte e di soluzioni, che non possono restare inevase, senza soddisfazione. Appuntamento mercoledì prossimo, alle ore 18, con partenza da piazza Santa Maria Maggiore.