In provincia di Frosinone scompare una persona quasi ogni due giorni. Secondo la relazione annuale al parlamento del commissario straordinario per le persone scomparse, relativa al 2022, in Ciociaria sono scomparse 158 persone.
Nel documento, illustrato ieri alla presenza del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, emerge che delle 158 persone di cui è stata denunciata la scomparsa 74 sono state ritrovate mentre altre 84 sono da ritrovare. Dopo Roma la provincia di Frosinone nel Lazio è quella con i numeri più alti. L'11,38% delle denunce di scomparsa del Lazio arriva da Frosinone. Poi c'è Latina con il 10,37% (144 scomparsi e 64 da ritrovare), mentre sono residuali i dati di Viterbo e Rieti. A Roma gli scomparsi sono 1.006, il 72,48% del totale.

In Ciociaria la stragrande maggioranza degli scomparsi è under 18, un dato decisamente superiore rispetto alle altre province.
A livello regionale gli scomparsi sono per il 57,28% italiani e per il 42,72% stranieri. Sette su dieci sono uomini. Ottobre con 150 denunce di scomparsa è stato il mese peggiore, a seguire luglio con 136 e dicembre con 171. Meno denunce a gennaio con 77, febbraio con 83 e giugno con 104.
Normalmente gli scomparsi, quando vengono ritrovati, lo sono entro tre giorni nel 47,58% dei casi. Un altro 15,14% è ritrovato entro lo stesso giorno, il 13,66% entro la settimana, l'8,51% entro due settimane, l'8,40% entro un anno e il 6,72% entro un mese.

Dal ministero dell'Interno si rileva che «lo scorso anno sono state 24.369 le denunce di scomparsa presentate alle forze di polizia, pari a una media di 67 al giorno. Dato che presenta un aumento pari al 26% rispetto al 2021, quando le denunce furono 19.269. Si registra anche un aumento dei ritrovamenti e, soprattutto, si evidenzia la riduzione dei tempi di rintraccio, a riprova che gli strumenti messi in campo nelle ricerche si stanno dimostrando efficaci. Altro elemento che emerge dall'analisi della relazione concerne il progressivo aumento delle denunce di scomparsa di minori». Rispetto alle denunce, i ritrovamenti sono stati 12.170, ovvero il 49,94% del totale, di poco superiore a quella del 2021. La percentuale dei ritrovati in vita nel 2022 è stata del 98,56%, mezzo punto in più rispetto al 2021. Ai 12.170 ritrovamenti del 2022 per le denunce di scomparsa dello stesso anno, vanno aggiunti altri 1.211 ritrovamenti di casi di scomparsa denunciati nel passato.

Quasi due terzi delle scomparse riguardano stranieri con un incremento delle denunce del 32,35%. In percentuale il numero degli italiani scomparsi aumenta del 19% circa. Sette denunce di scomparsa su dieci interessano minori. Gli over 65 sono appena il 3,87%, mentre nella fascia 18-64 anni sono il 25,84%. Tra gli over 65 viene ritrovato l'80,47%, tra i maggiorenni il 70,99% e tra i minorenni il 40,53%.
L'allontanamento volontario è la causa dell'82,85% delle denunce. Nel 4,28% la causa dell'allontanamento è determinata da disturbi psicologici, nel 4,19% si scappa da una comunità o un istituto. Lo 0,22% è vittima di reato e lo 0,27% è un minore sottratto da uno dei due genitori o da un altro congiunto. La percentuale più alta di ritrovamenti è nella categoria degli scomparsi per disturbi psicologici, mentre la più bassa per le sottrazioni di minore da un congiunto.

Nella relazione il commissario straordinario Antonino Bella evidenzia «la preziosa esperienza maturata dalle prefetture, sempre più centro di snodo e di coordinamento sul territorio, nonché dalle forze di polizia, dal corpo nazionale dei vigili del fuoco, dal corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, dal sistema di protezione civile, dagli enti locali - con i sindaci spesso in primissima linea - dalla polizia locale, dalla Croce Rossa, dalle Asl, dalle Associazioni dei familiari degli scomparsi, dalla società civile e da altri soggetti che partecipano alle ricerche, nonché dai mezzi di informazione ed, in particolare, dalle trasmissioni televisive dedicate al fenomeno. Grazie a questa "squadra", che trova la propria forza nella composizione multidisciplinare e multisettoriale per dare sempre maggiori e più rapide risposte, il percorso intrapreso - con i notevoli passi in avanti fatti, compreso quello, ad esempio, di riduzione dei tempi di ritrovamento, come evidenziato nella relazione - potrà continuare spedito per contenere un fenomeno che registra, anche nel 2022, un crescente incremento delle denunce di scomparsa, con numeri elevati per quelle dei minori e con casi preoccupanti per le persone con deficit cognitivi».

Secondo quanto rileva il commissario Bella «la prosecuzione del percorso deve poter contare anche su un sistema che valorizzi al massimo il prezioso ruolo svolto dalle associazioni dei familiari delle persone scomparse e quello degli organi di informazione e delle strutture specializzate televisive e che sfrutti appieno le opportunità offerte dalle più recenti piattaforme digitali, dai social network, ai siti web e alle app».