Omicidio Bricca, prosegue l'intensa attività investigativa degli inquirenti, concentrata su quegli elementi che possano far risalire all'identità degli assassini di Thomas. Anche nella giornata di ieri sono continuati gli accertamenti, pur se in maniera meno eclatante rispetto a lunedì scorso, quando è stato ingente il dispiegamento di forze – tra carabinieri, gazzelle, unità cinofile, Ris – alla ricerca dell'arma del delitto e dello scooter T-Max utilizzato dagli sparatori. Gli occhi dei militari e della Procura puntavano e puntano sempre su un'abitazione di via Vicero, la casa dei possibili sospettati, e sui dintorni. Se lunedì l'attenzione è stata rivolta interamente sull'edificio in questione, con una perquisizione lunga oltre cinque ore, nel tardo pomeriggio di martedì sono stati scandagliati soprattutto dei terreni limitrofi, capannoni e perfino l'ex campo di concentramento delle Fraschette.

Il raggio d'azione, dunque, è stato ampliato di 4-500 metri e, contemporaneamente, sono state ascoltate vecchie e nuove persone che possono (meglio, potrebbero) avere informazioni e notizie di rilievo su quanto avvenuto la sera del 30 gennaio scorso: sui moventi della sparatoria, sul contesto in cui è nata e sugli autori. Un lavoro, dunque, che è stato incrementato nelle ultime ore e che lascia presagire una possibile svolta. Si prova a stringere il cerchio, cresce ancor più l'aspettativa che la partita possa chiudersi a breve, giungendo all'individuazione dei responsabili. Nessuno risulta ancora iscritto nel registro degli indagati, come detto anche nei giorni scorsi, ma l'auspicio di tutti è che quelle righe bianche possano presto riempirsi.

Nuovi striscioni per Thomas
L'eco della morte tragica del diciannovenne, come si sa, ha varcato i confini locali. Se ne parla da giorni in tutta Italia e sono cresciuti gli striscioni appesi un po' ovunque per ricordare la vittima dell'agguato. A Tecchiena, il nome di Thomas è stato accostato a quello di Emanuele Morganti in una richiesta unanime, forte e sentita di pace e di giustizia. A Ceprano, invece, è apparso uno striscione giallo con su scritto "Thomas vive. Ceprano ti saluta", riscuotendo dagli amici del ragazzo ucciso «un ringraziamento per la mentalità e il rispetto mostrati per Thomas, un ragazzo come noi».