Mentre la città di Frosinone è alle prese con l'emergenza inquinamento, il Comune lavora all'allargamento della rete delle centraline per la ricarica di vetture elettriche. Con delibera di giunta, l'amministrazione Mastrangeli ha approvato la "disciplina per l'installazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica su suolo pubblico e/o ad uso pubblico" e la planimetria dei punti di ricarica.
L'amministrazione ne ha individuati 50, alcuni dei quali, peraltro, sono già operativi tanto che si cominciano a vedere sempre più auto elettriche in fase di ricarica (anche se non mancano i parcheggi abusivi di mezzi non elettrici che occupano gli spazi per la ricarica). Le zone individuate dal Comune coprono tutti i quartieri e i luoghi più frequentati, come, per esempio, i parcheggi dell'ascensore inclinato, della villa comunale, delle sedi comunali di piazza VI dicembre e dell'Mtc, del monumento di viale Mazzini, di Asl e tribunale, del parco Matusa, dell'Inps, dello stadio, della stazione ferroviaria, dell'ex Frasca, della biblioteca provinciale, di varie scuole, del multisala alle Fornaci, di Unindustria, della Guardia di finanza, del campo Coni, del Sacro Cuore, di piazza D'Acquisto, del centro anziani ai Cavoni e delle chiese di San Paolo e Madonna della neve.
Nella delibera si legge che «il Comune di Frosinone, pur avendo già adottato provvedimenti per ridurre l'inquinamento atmosferico, vuole dare un impulso alla mobilità sostenibile attraverso l'erogazione di nuovi servizi ai cittadini quali quelli inerenti la mobilità elettrica». E ancora: «è intenzione dell'amministrazione favorire l'offerta per gli utenti con ulteriori possibilità di scelta considerando le aree già individuate e la possibilità di individuare altre in alternativa».