Un girotondo tra le rotatorie e le auto in transito a piazzale De Matthaeis. È andato in scena così il flash mob di Legambiente per dire no all'inquinamento all'insegna del diritto alla salute e a respirare aria più pulita. L'associazione, visto lo stato in cui versa da decenni l'intera Valle del Sacco, da Colleferro a Cassino prova ad alzare il tiro e a farne un problema nazionale. Da qui la richiesta, per il periodo invernale, di limitare la velocità nel tratto autostradale da Cassino a Colleferro a 110 chilometri orari così come quando piove o c'è la nebbia.
Ieri mattina, nella prima tappa laziale di Clean Cities, evento organizzato in tutta Italia da Legambiente, c'erano il presidente regionale Roberto Scacchi, il responsabile scientifico nazionale Andrea Minutolo il vice presidente del circolo frusinate Antonio Setale più alcuni volontari dell'associazione e Fiab-su2ruote Frosinone. Assente il Comune di Frosinone.
Il presidente regionale di Legambiente Scacchi prima elenca i dati sugli sforamenti, con Ceccano già fuori dai 35 giorni massimi concessi di sforamento dai limiti giornalieri: «Mancano 11 mesi alla fine dell'anno e Ceccano ha già dato, mentre Frosinone Scalo si sta avvicinando». Quindi osserva: «In questi giorni di freddo, di alta pressione, di assenza di precipitazioni le polveri sottili ristagnano e le città si stanno saturando di particolato che noi continuiamo a generare con le auto, i riscaldamenti, le biomasse. E la situazione peggiora sempre più. I blocchi domenicali, peraltro fatti male, non sono risolutivi ma servono per ricordarci come erano le città e i paesi senza auto. Serve molto di più in termini strutturali, per questo volevamo lanciare un appello al Governo con la proposta di riduzione della velocità, per inquinamento, sul tratto dell'A1 che attraversa la Valle del Sacco».
Il responsabile scientifico nazionale di Legambiente Minutolo chiarisce il concetto: «È una richiesta nazionale, saranno coinvolti anche i circoli del Piemonte e della Lombardia. Va fatta una norma dal ministero delle Infrastrutture: così come il codice prevede la riduzione della velocità per pioggia o nebbia o l'obbligo di viaggiare con le catene, noi proponiamo che dal 1° ottobre al 31 ottobre scatti la riduzione a 110 chilometri orari per inquinamento. Così le auto emettono meno particolato. Una cosa già sperimentata sull'autostrada del Brennero con una riduzione tra il 20 e il 30% del particolato e che si fa già in Svizzera e in Austria. Ciò vale per la Pianura padana, la Vale del Sacco e l'area di Terni, le zone più colpite d'Italia. Sono soluzioni a costo zero che danno importanti risposte per la tutela dell'ambiente della salute. E, cosa più importante, serve a prevenire malattie e morti premature dovute all'inquinamento».
La logica di Legambiente è alzare il livello. «C'è un'evidente mancanza di insività dei provvedimenti finora adottati dalle amministrazioni su questo territorio - prosegue Scacchi - Bisogna alzare l'attenzione a livello nazionale. Passare in un tratto di autostrada dove ci sono cartelli che indicano l'abbassamento dei limiti di velocità per inquinamento significa responsabilizzare i cittadini».
Presente Marina Testa presidente di Fiab Frosinone Su2Ruote che annuncia: «Il 26 faremo una manifestazione con tutte le associazioni che credono nella mobilità alternativa, nel diritto alla salute e nel decoro delle città. Ci sarà un sit-in e un flash mob a Roma. Le nostre azioni di piazza servono a sensibilizzare l'opinione pubblica ma anche ad avere un confronto con i decisori pubblici».