Giovane infermiere aggredito al Santa Scolastica di Cassino dal figlio di un paziente in attesa. Scoppia il parapiglia, intervengono i carabinieri e la Uil Fpl lancia l'allarme: non è il primo e unico episodio, serve maggiore tutela. E la presenza di una guardia giurata. La violenza è stata registrata l'altra sera nel triage del pronto soccorso dell'ospedale di Cassino. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la violenza sarebbe scattata poco dopo le 21. Il giovane infermiere avrebbe chiesto Secondo al paziente, registrato alle 17, di entrare in stanza per l'inizio del percorso di assistenza.
L'uomo, alterato perché a suo dire aveva dovuto aspettare troppo tempo, ha lanciato le carte per terra, mentre il figlio che era con lui ha scagliato un pugno allo zigomo e un calcio alla gamba del malcapitato infermiere che si è accasciato a terra. Da quanto si è potuto accerta re padre e figlio, originari di Mignano, nelle ore precedenti ave vano già fatto ingresso in più strutture sanitarie, anche moli sane. Sembrerebbe per eseguire una tac. Ma in ogni struttura pubblica e privata si era parlato di tempi molto lunghi, con appuntamenti (presumibilmente per mancata urgenza) fissati a mesi di distanza.
Fino a che, giunti al Santa Scolastica, l'attesa di diverse ore per essere presi in carico, proprio per consentire ai medici di gestire le urgenze continue in arrivo, hanno fatto esplodere il figlio del paziente e il paziente stesso. Sul posto è arrivata una pattuglia dei carabinieri per sedare gli animi degli aggressori, mentre l'operatore sanitario è stato soccorso e curato. Per lui sette giorni di prognosi. A intervenire a gamba testa è stata la Uil Fpl, chiedendo l'istituzione di un presidio di sicurezza all'interno delle strutture ospedaliere. E maggiori tutele nei confronti di infermieri e medici.
«Ancora un episodio di violenza nei confronti di un operatore sanitario. È accaduto l'altra sera all'interno del Pronto soccorso dell'ospedale Santa Scolastica di Cassino» spiegano dalla Uil Fpl che, attraverso il segreta rio provinciale Pierluigi Quagliozzi e il segretario generale Maurizio Palombi chiede, alla luce delle ripetute aggressioni registrate negli ultimi periodi, che venga istituito un posto di sorveglianza all'interno dei pronto soccorso a beneficio della sicurezza dei lavoratori e anche dei pazienti. Anche perché le aggressioni verbali (e non solo) so no molto più frequenti di quanto si possa pensare. E difficilmente vengono alla luce, se non in rari casi. «Riteniamo indispensabile spiegano Quagliozzi e Palombi che almeno una guardia giurata sia presente nelle strutture sanitarie per garantire l'incolumità di operatori che sono abbandonati a se stessi».