«Conosciamo bene, purtroppo, l'orrore che si consumò il 12 febbraio del 1944. Ciò non lenisce tuttavia il nostro smarrimento e, soprattutto, quello di chi perse i propri affetti: mariti, figli, fratelli, parenti e amici che passarono gli ultimi minuti delle loro vite intrappolati nella stiva della nave, drammaticamente consapevoli del proprio imminente destino. Ho l'amaro onore di rinnovare oggi la sincera e profonda vicinanza, mia personale e dello Stato italiano, alle loro famiglie, a cui spero possa giungere questo messaggio».

Così l'ambasciata d'Italia ad Atene ha voluto onorare il 79° anniversario dell'affondamento del piroscafo Oria, la più grande tragedia navale nel Mediterraneo della seconda guerra mondiale, costata la vita a quasi 4.200 militari italiani che, avendo rifiutato di continuare il conflitto al fianco dei nazisti, erano destinati ai campi di internamento della Germania. La nave si inabissò vicino l'isola di Patroklos, non distante da Capo Sunio. Tra le vittime 99 erano soldati della provincia di Frosinone (di Esperia e Monte San Giovanni Campano con sei caduti a testa il sacrificio più grande).

Ieri, in Grecia, nei pressi del monumento dedicato ai caduti del piroscafo Oria, si è tenuta, come tutti gli anni, una sentita cerimonia con la partecipazione anche delle autorità elleniche (per il 75° anniversario, nel 2019, era intervenuto il presidente della Repubblica di Grecia).
L'ambasciata ricorda così gli «italiani che avevano avuto l'estremo coraggio di dire "no" alle forze naziste: un atto di riscatto morale e di Resistenza - di cui siamo debitori e grati - che pagarono con la vita».

Alla cerimonia, insieme all'ambasciatrice Patrizia Falcinelli e all'addetto militare dell'ambasciata d'Italia, hanno partecipato i sindaci delle municipalità di Saronikos e Lavreotiki, il presidente dell'associazione culturale Chrissi Tomi di Keratea, che tanto si adopera per coltivare la memoria dell'Oria, e il presidente di Sepi. Deposte delle corone di fiori, per rinnovare, fa sapere l'ambasciata, «la vicinanza delle istituzioni italiane ai caduti, a tutti i militari italiani periti in mare e ai loro cari».
In Italia per non dimenticare gli oltre 4.000 caduti l'Oria è attiva una rete dei familiari dei caduti che promuove iniziative e anche un sito internet. "Dispersi sì, dimenticati mai", è la frase coniata per ricordare il loro sacrificio.