Minorenne bullizzata, presa a calci e molestata in pieno centro, alle spalle di piazza Diamare. Problema. Minorenne - tra i 12 e i 14 anni - ubriaca e bullizzata, presa a calci e molestata in pieno centro: doppio problema. La malamovida è tornata. Per qualche settimana pareva essersi sopita, ma sabato notte nel cuore della città martire - intorno all'una - ha portato con sé un enorme problema, eppure affatto nuovo. Non solo il branco violento, che molesta e bullizza una vittima - già di per sé inaccettabile - ma un branco minorenne e ubriaco. Inevitabile interrogarsi su chi abbia venduto alcol a ragazzi così piccoli.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti l'ennesimo episodio di violenza in centro è accaduto poco dopo l'una. La ragazzina - di età compresa tra i 12 e i 14 anni - ubriaca e umiliata sarebbe stata spintonata, molestata e presa a calci. Almeno secondo le prime informazioni. Nessuno dei presenti pare che abbia cercato di fermare quella violenza gratuita. Un adulto che si trovava in zona ha notato la scena e chiamato le forze dell'ordine. Il branco si è dissolto, la vittima è stata soccorsa e trasportata in ospedale.
Qualche minore fermato poco più in là (ma saranno loro?) e come in ogni malamovida che si rispetti nessun colpevole. Questa volta però la questione è differente. Perché, oltre alla violenza, c'è un altro aspetto da affrontare: chi ha venduto alcol a ragazzi così piccoli? Possibile che abbiano chiesto ad amici più grandi di procurare loro alcolici vari? Oppure, come già accaduto, qualche esercente si è "distratto"? La questione resta aperta anche per le forze di polizia. E non è raro per la città martire che episodi simili aprano a nuovi scenari investigativi, come per il caso della minore finita nel 2021 in ospedale quasi in coma etilico: locali chiusi, dopo gli accertamenti degli inquirenti. Perché episodi simili penalizzano anche gli esercizi pubblici che invece le regole le seguono, eccome. Le verifiche, dunque, sono in corso. E si spera che le telecamere abbiano filmato ciò che serve a ricostruire i fatti.
Quello di sabato notte, però, non è un caso isolato di violenza: risse e botte da orbi davanti ai locali non sono una novità. Dalla lite scoppiata in centro tra ragazze ubriache che si sono sfidate brandendo le sedie dei locali alla rissa alla "Madonnina" - filmate dal branco - passando per la violenza tra giovanissimi nella notte di Santo Stefano (in cui, come già accaduto ad Halloween e in molti altri casi, la priorità dei presenti è stata filmare tutto); passando anche attraverso quella avvenuta all'esterno di un locale nella periferia cassinate per una parola (mai detta), risultata pretestuosamente sgradita. L'elenco è lungo.
A volte, però, dietro alle botte si celano anche questioni legate al locale mercato della droga. L'ultima importante operazione (in ordine di tempo) dei carabinieri della Compagnia di Pontecorvo aperta dopo un raid punitivo per un debito di droga ha infatti messo in evidenza un aspetto non secondario. Nelle maglie dell'indagine coordinata dalla procura anche i motivi della violenza durante una delle serate di "malamovida" a Cassino: grazie a una intercettazione, è apparsa chiara la volontà dei ragazzi coinvolti di ricorre pure all'uso delle armi dopo lo scontro.