Ventisettenne arrestato per rapina aggravata. Ieri la convalida e per il giovane di Ceccano D.M., per il quale era stata richiesta la custodia cautelare in carcere, il giudice ha disposto i domiciliari. Domiciliari a cui era già sottoposto e stava scontando a Frosinone dove, stando alle accuse, mercoledì scorso si è consumata la rapina ai danni di un sessantatreenne del capoluogo. Tutto sarebbe nato da un adescamento su un sito per omosessuali. L'arresto è stato eseguito dagli agenti della squadra Volante di Frosinone.
La ricostruzione
Stando alle accuse, il ventisettenne, che si trovava agli arresti domiciliari nel capoluogo ciociaro per altri reati, avrebbe adescato su Internet un professionista frusinate rispondendo a un suo annuncio per una prestazione sessuale. I due pattuiscono la somma per la prestazione, 150 euro, e il sessantatreenne raggiunge l'abitazione del ventisettenne, ignaro che stesse agli arresti domiciliari e soprattutto che non fosse omosessuale. La scoperta quando arriva all'appuntamento. Solo lì scopre che si trattava di una truffa. Sempre stando alle accuse, dopo essersi fatto consegnare i 150 euro concordati, il ceccanese rivela al frusinate di essere ai domiciliari e di non essere gay, pertanto non aveva alcuna intenzione di avere un rapporto sessuale con lui.
A quel punto il professionista ha preteso la restituzione dei soldi ma, stando a quanto denunciato, il giovane dopo una colluttazione è andato in cucina e ha preso un coltello minacciandolo di andare via. Il sessantatreenne si è trovato così davanti a una scelta, se denunciare l'episodio di rapina di cui sarebbe stato vittima o andare via senza dire nulla anche per evitare che la famiglia potesse scoprire la sua omosessualità. Il frusinate ha deciso di contattare la polizia per denunciare l'accaduto. Gli agenti hanno raggiunto l'abitazione del ventisettenne e hanno trovato sia i 150 euro, sia il coltello. Per il giovane è scattato, pertanto, l'arresto con l'accusa di rapina aggravata.
Ieri mattina nel tribunale di Frosinone la convalida dell'arresto. Il ceccanese si è difeso ammettendo la truffa sessuale e del ripensamento, ma ha aggiunto che il frusinate avrebbe tentato comunque un approccio contro la sua volontà e quindi ne sarebbe nata una colluttazione.
Ieri la convalida dell'arresto e nonostante la richiesta di custodia cautelare in carcere, come detto, per il ventisettenne sono stati disposti i domiciliari. Il ragazzo è stato difeso dall'avvocato Giampiero Vellucci.