L'attenzione mediatica di questi giorni, tutta "calamitata" sulla città, la necessità di mantenere la barra dritta e di fare scelte ponderate in un momento complesso. Il sindaco Maurizio Cianfrocca non ha un attimo di sosta in questo periodo. Lo abbiamo intervistato per fare il punto della situazione.
Sindaco, cominciamo da come sta interpretando il suo ruolo in queste circostanze non facili...
«Mi sento tanta responsabilità addosso. Io credo di aver fatto fin qui il mio lavoro nel miglior modo possibile».
Veniamo alla manifestazione dei ragazzi che si è tenuta in piazza Santa Maria Maggiore...
«Preciso che era autorizzata. È stata pubblicata una prima locandina in cui era scritto che l'iniziativa nasceva "contro le istituzioni", c'è stato allarme per possibili intemperanze. Sono stati contattati gli ideatori ed è stato consigliato loro di rimodulare la manifestazione. A quel punto, la stessa è stata autorizzata e ha visto la partecipazione di tante persone».
Lei era presente, anche se si è tenuto in disparte: quale impressione ne ha ricavato?
«C'era un silenzio nell'intera piazza che era eloquente. I ragazzi, di solito, sono esuberanti, ma venerdì mattina hanno dato a tutti una lezione di sobrietà e di maturità».
Cosa dire a questi ragazzi che abbiamo visto anche un po' spaesati dopo la morte tragica di uno di loro?
«In alcuni di loro c'è rabbia per quanto successo. Ho anche avuto modo di parlare con la professoressa Annamaria Greco, il dirigente scolastico della scuola dove Thomas Bricca studiava: beh, c'è stato e c'è bisogno del supporto degli psicologi per comprendere e superare tutto quello che è avvenuto».
Che atmosfera si respira in città, secondo lei?
«Non c'è quella cappa negativa che qualcuno vuole dipingere. C'è un clima poco sereno, questo è vero».
Si aspetta anche un week-end di responsabilità, immaginiamo...
«Mi attendo un week-end "normale", anche perché le famiglie hanno voglia di uscire, di vivere la città».
Lei contesta la versione che ad Alatri ci sia un'emergenza-sicurezza: perché la pensa così?
«Nei mesi scorsi non sono stati rilevati grandi questioni di ordine pubblico. Attenzione, non voglio negare che in città ci siano dei problemi: c'è disagio, ci sono luoghi nascosti dove i ragazzi si appartano, ci sono state diverse risse. E, proprio per questa ragione, poco prima della tragedia, avevo inviato una pec per chiedere più controlli. Quanto successo è eccezionale per Alatri».
Dopo la tragedia che ha portato alla morte di Thomas ci sono stati summit importanti...
«Sì, prima in Prefettura, poi in Questura con tutte le forze dell'ordine. Ho chiesto con forza un supplemento di controlli e si è parlato di un'intensificazione degli stessi anche nelle zone esterne. Posso assicurare che pungolerò sempre chi di dovere perché questo impegno non venga meno».
Tutti si augurano che i responsabili vengano assicurati al più presto alla giustizia: quale posizione assumerà l'amministrazione comunale in un futuro, ipotetico processo contro gli assassini del giovane Thomas?
«Il Comune si costituirà parte civile in un processo che dovesse essere celebrato contro chi si è reso colpevole della morte di Thomas».