I cinghiali tornano al centro del dibattito pubblico. Ma questa volta in una veste nuova. Tra i partiti in corsa per le prossime elezioni regionali del Lazio se ne aggiunge uno nuovo e in rete spopola il partito dei cinghiali uniti.
Si tratta però di un'invenzione provocatoria da parte di un gruppo di studenti dell'Istituto europeo di design che hanno realizzato una campagna elettorale fittizia con tanto di grafiche e manifesti, pagine social e persino un programma.
Un "progetto politico" che negli ultimi giorni sembra che stia acquistando sempre più consensi. Soprattutto a Roma. Il quartiere Valle Aurelia è stato completamente tappezzato da manifesti elettorali. Ma il vero quartier generale è online. E sul sito internet spunta anche una petizione diretta al Parlamento. «Noi del partito dei cinghiali – si legge nella petizione – vogliamo che vengano trattati come legittimi cittadini di Roma e che la nostra città sia aperta ad accoglierli nel migliore dei modi».
Poi l'appello all'abolizione della caccia. «I cinghiali hanno il diritto di vivere in città tanto come noi esseri umani – continua – Non possiamo accettare che venga fatta loro alcun tipo di violenza. Interveniamo subito affinché il governo abolisca la caccia. Battiamoci per i diritti e per la vita dei nostri amici cinghiali. Noi del partito lotteremo fino all'ultimo per difenderli e per portare in Parlamento una legge che dia loro pari diritti e dignità». Naturalmente il peso del partito dei cinghiali, sotto il punto di vista dell'elettorato attivo, è completamente nullo.