È stata decisa l'autopsia per far luce sulle cause della morte di Thomas Bricca.
La procura di Roma ha affidato questa mattina alle 11 al professor Giorgio Bolino dell'università Sapienza di Roma l'incarico per la consulenza medico legale. Un accertamento di fondamentale importanza, soprattutto in una fase successiva, quella del processo, per sgombrare ogni dubbio sulle cause della morte e sulla traiettoria del colpo di pistola che lo ha ferito a morte. La famiglia Bricca, che è rappresentata dall'avvocato Marilena Colagiacomo, si è affidata alla consulenza di Antonio Grande, lo stesso medico legale incaricato dalla famiglia di Willy Monteiro Duarte, nel processo contro i fratelli Bianchi, Belleggia e Pincarelli.

Le indagini proseguono spedite, sotto traccia (il procuratore Antonio Guerriero ha chiesto il massimo riserbo), ma in una direzione ben precisa. Gli investigatori ritengono che sia quella giusta. Finora, da quel poco che trapela dalle indagini, sarebbero tre i colpi esplosi contro i ragazzi che si trovavano al "Girone". Però, non sembra siano stati trovati bossoli né proiettili. E questo alimenta altri misteri su quanto è accaduto ad Alatri. Che qualcuno possa aver "ripulito" la scena è una delle ipotesi circolate (e non smentite) in questi giorni.

La procura di Frosinone, che ha affidato le indagini ai carabinieri, sta cercando di ricomporre tutti i puzzle del delitto. A cominciare dallo scooter T-max con il quale il killer e il suo accompagnatore sono arrivati fino all'ex campo di basket per esplodere da una distanza di circa 20 metri i colpi di pistola. Motorino immortalato dalle telecamere della videosorveglianza. Da quanto emerso non era Thomas il bersaglio, ma un ragazzo che gli era vicino e che ora è protetto. Gli investigatori vogliono capire chi e perché ha sparato. Se voleva uccidere o solo intimidire.

Chi li ha assoldati e chi materialmente ha portato avanti l'agguato. Si cerca ad Alatri, a Frosinone, ma non si esclude la pista che possa esser stato ingaggiato qualcuno da fuori. Anche la pistola che ha sparato non è stata rinvenuta. Tra le ipotesi circolate, c'è che sia stata utilizzata una a tamburo. Diverse le persone sentite dai carabinieri in questi giorni, tra i presenti, le persone informate sui fatti, con particolare riferimento anche alle risse dei giorni precedenti. Tra cui pure due giovani che hanno fornito un alibi per la sera di lunedì, che ora i carabinieri stanno vagliando attentamente. L'attenzione è massima anche per stoppare sul nascere eventuali depistaggi.