Pochi istanti per capire che il piccolo non respirava. Cianotico, il corpo teso, l'impossibilità persino di piangere. Così piccolo e già messo nella condizione di lottare come un leone.
La corsa in ospedale è stata più repentina che mai ma il neonato, di appena quattro mesi, era già grave. In arresto cardiaco. I medici del Santa Scolastica hanno operato all'unisono, con una delicatezza e una determinazione straordinarie. Il piccolo è stato salvato e trasferito a Roma. Ma le sue condizioni sono state valutate gravissime.

Tutto è iniziato nella notte tra martedì e mercoledì. Un neonato, probabilmente a causa di un rigurgito, ha rischiato di soffocare nel sonno: un incubo che solo le neomamme possono capire fino in fondo. Una scena, già solo nel doverla immaginare, straziante per tutti. Pochi istanti per fare la differenza tra la vita e la morte. E in questo caso, diversamente da quanto purtroppo accaduto di recente al Pertini, l'intervento repentino dei medici è stato provvidenziale.

In base a una prima ricostruzione dei fatti il neonato sarebbe improvvisamente diventato cianotico, a causa (come detto) forse di un rigurgito. Quindi l'allarme lanciato dalla madre e, poco dopo le 3 della notte, il trasferimento in eliambulanza all'Umberto I. Qui, secondo fonti ospedaliere, sarebbe stato intubato e ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neonatale dove resta in prognosi riservata ma stabile: un dato, quest'ultimo, che lascia tutti ben sperare.
La capacità di reagire del piccolo in queste ore sarà determinante. Tutto il Cassinate resta con il fiato sospeso, accanto alla madre.