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L'agguato

Sparatoria in pieno centro. Dopo l'omicidio di Emanuele in città torna l'incubo

Thomas Bricca è stato raggiunto alla testa da un colpo di pistola, ieri sera. L'episodio sarebbe riconducibile a due risse verificatesi nel pomeriggio di sabato scorso

Gli sparano in testa. Nella nottata la notizia che Thomas Bricca è clinicamente morto

La vittima Thomas Bricca

Sparatoria in pieno centro: colpito alla testa un ragazzo, da poco maggiorenne, con la città che ripiomba nell'incubo vissuto quasi sei anni fa con la morte di Emanuele Morganti. È questa, in sintesi, la cronaca della serata di follia che ieri sera ha sconvolto nuovamente la città ernica.

I fatti
Tutto è accaduto intorno alle 20.30 nella zona del Girone, esattamente nel parcheggio di via Liberio. Qui, secondo le prime ricostruzioni, da uno scooter con a bordo due ragazzi sono partiti dei colpi di pistola diretti contro altri giovani appostati nei pressi della scalinata di vicolo del Torrione, una traversa di via dei Vineri. Un proiettile ha centrato in testa Thomas Bricca, diciotto anni. Subito dopo gli autori del gesto si sono dati ad una fuga precipitosa, mentre i ragazzi rimasti illesi avrebbero chiamato un loro conoscente, il quale a sua volta avrebbe allertato i soccorsi. L'ambulanza accorsa ha trasportato il diciottenne ferito all'ospedale "San Benedetto" e, dopo le cure iniziali, è stato necessario il trasferimento al policlinico "Gemelli" di Roma, dove il giovane è stato sottoposto a un delicatissimo intervento anche se risulterebbe clinicamente morto. L'episodio, che andrebbe inquadrato in un contesto delinquenziale più ampio e i cui contorni sono ancora da chiarire, sarebbe riconducibile anche a due risse verificatesi nel pomeriggio di sabato scorso in piazza Santa Maria Maggiore e domenica sera in viale Duca d'Aosta: anche in questi casi coinvolti giovani e giovanissimi. Sul luogo della sparatoria sono intervenuti i carabinieri della locale compagnia, con i militari che hanno isolato la zona alla ricerca di tracce, dei bossoli e, nel contempo, hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili. Anche il sindaco Maurizio Cianfrocca e altri amministratori, avvisati di quanto accaduto, hanno raggiunto il Girone.

Comizio sospeso
Non lontano dal luogo dell'agguato, al Brio Bar, si stava svolgendo il comizio di Antonio Pompeo, candidato del Partito democratico alle imminenti regionali. Dopo che la notizia si è diffusa nel locale, l'incontro è stato sospeso immediatamente, molte persone sono uscite fuori dal ristorante per sincerarsi di quanto accaduto, altri hanno preferito far rientro immediato a casa. Lo stesso Pompeo ha rilasciato, tramite il suo canale facebook, una breve dichiarazione: «A causa di un grave fatto di cronaca che si è verificato alcuni minuti fa nel centro storico di Alatri, abbiamo ritenuto opportuno annullare l'incontro con amministratori e cittadini che ringrazio comunque per la nutrita presenza».

Torna la paura
L'episodio ha gettato di nuovo la città nella paura, nel panico e nel buio. Ancora è fresca, viva la memoria di quanto accaduto nella notte tra il 24 e il 25 marzo 2017, quando Emanuele Morganti, ventuno anni, venne massacrato di botte in piazza Regina Margherita: per quella morte sono stati condannati in via definitiva a quattordici anni di reclusione Michel Fortuna, Paolo Palmisani e Mario Castagnacci. Alatri fu sconvolta da quanto accadde e per giorni la città fu al centro della cronaca nazionale. Adesso, a distanza di quasi sei anni, è ancora incubo.

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