È fatta. Dopo aver esperito le formalità di rito innanzi al notaio e aver incassato sul conto del Comune di Fiuggi gli oltre cinque milioni di euro previsti nel bando di gara, ieri mattina il sindaco Alioska Baccarini ha messo le sorti di Acqua e Terme Fiuggi Spa, e di una buona fetta dell'economia fiuggina, nelle mani del vice presidente di Confindustria Maurizio Stirpe, di Francesco Borgomeo, di Nicola Benedetto e del neo presidente del Cda Gianfranco Battisti.
È il gruppo di industriali che si è aggiudicato il bando di gara per la gestione, nei prossimi venti anni, di un brand ancora oggi nei primi posti su scala internazionale nel segmento beverage.
Quella di ieri è una giornata destinata a rimanere scolpita sulla pietra fiuggina, con quali risultati sarà la storia dei prossimi anni a raccontarlo. Certo è che il sindaco Alioska Baccarini e la sua maggioranza hanno celebrato il loro personale trionfo per aver vinto la madre di tutte le battaglie, centrando in pieno l'obiettivo cardine del programma elettorale.
Il clima che si respira in città è di grandi aspettative e rinnovato ottimismo come non si respirava da anni. Questo è emerso anche venerdì scorso, quando il neo presidente Gianfranco Battisti al fianco del sindaco ha illustrato alle organizzazioni sindacali dell'imbottigliamento e delle terme quelle che sono le linee strategiche del loro piano industriale per il rilancio del gioiello di famiglia fiuggino.
Lo ha fatto tra gli applausi dei presenti, convincendo tutti, suonando quella musica che tutti volevano sentire e che ieri è andata in replica nel corso della conferenza stampa, condotta dal vice direttore di Rai Due Maria Rita Grieco, con i nuovi gestori di Arf, sulle note di uno spartito costruito sul mantenimento dei livelli occupazionali, la creazione di nuovi posti di lavoro, sulla acquisizione di nuove quote di mercato dell'acqua Fiuggi in bottiglia anche in quadranti geografici esteri sino ad oggi poco esplorati, attraverso i processi legati alla sostenibilità ambientale, all'innovazione tecnologica, mantenendo salda l'identità territoriale.
Per passare poi ad importanti investimenti per il rilancio del comparto termale avendo come perno centrale la sua straordinaria oligominerale, che dovrà interagire con altri asset strategici quali salute, sport, benessere.
Andando anche oltre Fiuggi, nella direzione alla quale Maurizio Stirpe più volte ha fatto riferimento quando ha parlato di rigenerazione turistica e quindi economica, mettendo a sistema le straordinarie opportunità di sviluppo che il territorio offre, citando ad esempio La Selva di Paliano, la Strada del Cesanese, le città d'arte come Alatri e Anagni, il parco giochi di Valmontone sino a raggiungere i Pratoni del Vivaro , nel contesto di una offerta turistica integrata, con Fiuggi al centro di un ciclo virtuoso entro il quale - come ha spiegato Francesco Borgomeo - vengono viste con particolare attenzione anche le produzioni cinematografiche.
Una giornata storica per la città termale, scandita dagli applausi ripetuti e scroscianti che ieri mattina nel salone del consiglio comunale dove si è tenuta la conferenza stampa, gremito in ogni ordine di posto, hanno salutato la Fiuggi che verrà.