Fondata l'11 ottobre del 1973, la Cassa edile compie mezzo secolo. Come ogni anno si rinnova l'appuntamento, giunto alla 47ª edizione, con la consegna delle borse di studio ai figli degli iscritti. Ma la cerimonia che si è tenuta nei giorni scorsi non è stata solo l'occasione per premiare i giovani più meritevoli: si è parlato anche dello stato di salute del settore edilizio. Dal 2020 ad oggi la Cassa edile ha avuto una crescita straordinaria, confermando l'edilizia come settore trainante dell'economia locale.

«Siamo passati dalla massa salari di 50 milioni nel 2020 a quella di 63 del 2021 fino ad arrivare agli 84 di settembre 2022», ha sottolineato il presidente della Cassa edile Sandro Sigismondi, aggiungendo che l'obiettivo per il futuro è quello di tornare ai livelli pre crisi, quando la massa salariale era di 110 milioni. Per il presidente questi numeri dimostrano la grande prova di resilienza delle 1.440 imprese e degli oltre 8.500 lavoratori del nostro territorio.

«È per tutti loro, ad esempio, che, nonostante l'aumento esponenziale della rivalutazione del Tfr, a causa dell'inflazione, grazie all'accordo fatto dalle parti sociali, composte da Angelo Massaro, presidente Ance, e dai tre segretari generali Giustino Gatti della Filca Cisl, Alessio Faustini della Fillea Cgil, e Flavio Fareta della Feneal Uil, siamo riusciti in una rivalutazione che non pesasse sulle loro tasche», ha detto Sigismondi.

Il Pnrr che vale 209 miliardi, di cui il 50% a fondo perduto, i fondi per il Giubileo del 2025 e la candidatura all'expo garantiranno, secondo il presidente della Cassa edile di Frosinone, un decennio di crescita: «Siamo fiduciosi, ma le imprese dovranno farsi trovare pronte: dovranno innovarsi e aprirsi alla digitalizzazione per stare al passo». Tra l'altro anche il nuovo codice degli appalti, annullando le lungaggini burocratiche, va in direzione delle aziende perché permette loro di realizzare le opere in tempi molto più brevi rispetto al passato.

«In Ciociaria ci sono realtà industriali importanti, grazie alle quali possiamo esternalizzare fino ai due terzi delle nostre attività rimanendo competitivi – ha dichiarato il vice presidente della Cassa edile Attilio Vallocchia, che è anche segretario generale della Filca Cisl Lazio – Lo saremmo ancora di più se il settore fosse più attrattivo per i giovani».

Rinnovare ogni anno, da quarantasette anni, la cerimonia di consegna delle borse di studio ai ragazzi più meritevoli è per Vallocchia un chiaro segnale di impegno per l'avvenire: «Premiamo il merito dei nostri giovani perché investire sulla loro formazione equivale ad investire per il nostro futuro». Con i settantadue riconoscimenti, che hanno coinvolto dai laureati magistrali agli studenti delle scuole medie inferiori, è arrivato l'auspicio del vicepresidente: «Speriamo che buona parte dei ragazzi, tra cui molti laureati in architettura ed ingeneria, cui è stato consegnato il premio, possano avere un impiego nel nostro settore a livello territoriale. Mi piace ricordare che offriamo un contratto tra i più completi e vantaggiosi del settore industria» ha concluso Vallocchia.

A parlare dei giovani e ai giovani è stato anche Bruno Caldaroni, direttore della Cassa edile : «Si rinnova un appuntamento di cui siamo estremamente orgogliosi. La prima edizione risale al 1976, quindi possiamo dire, senza mezzi termini, che questo evento è la storia della Cassa edile». Un po' in controtendenza rispetto all'abitudine tutta italiana, per cui sempre più spesso si trascura la meritocrazia, per il direttore Caldaroni è fondamentale premiare il merito: «Oggi riconosciamo le eccellenze del nostro territorio e con loro i genitori per aver permesso loro di studiare. Il mio appello ai ragazzi è di non vergognarsi mai nel voler conoscere, nel voler apprendere sempre di più, perché la conoscenza è alla base di bravi cittadini e quindi di bravi lavoratori».

Al termine della cerimonia il presidente Sandro Sigismondi ha ringraziato tutte le istituzioni presenti: «Un ringraziamento al prefetto Ernesto Liguori, al questore Domenico Condello, al sindaco Riccardo Mastrangeli, al presidente del Consorzio unico Francesco De Angelis, al sindaco di Veroli Simone Cretaro e a tutti agli ordini professionali».