Morte di Mario Arduini, venerdì scorso sono stati ascoltati i medici legali nell'aula del tribunale di Frosinone dove si sta svolgendo il processo che vede sotto accusa, per omicidio colposo in concorso, i medici. Il sessantaduenne è deceduto il 30 marzo del 2017. Arduini, che lavorava come operatore scolastico all'Itis di Ferentino, tra il 29 e il 30 marzo del 2017 entra e esce per tre volte dall'ospedale Spaziani di Frosinone. Lui è un soggetto cardiopatico. Stando a quanto ricostruito dall'accusa pertanto, il bidello sarebbe dovuto rimanere in osservazione per un monitoraggio continuo e pianificare il trattamento antitrombotico e le terapie per scongiurare un attacco cardiaco. Alle 18 del 30 l'ultimo soccorso, quando ormai però per il bidello non c'è più nulla da fare.

Arduini lavorava a Ferentino come bidello all'Itis "Morosini". Venerdì scorso sono stati ascoltati il medico legale della procura e il consulente di parte incaricato dalla difesa. Entrambi i consulenti sono rimasti sulle loro posizioni. Il medico legale della Procura, la dottoressa Daniela Lucidi, ha sottolineato il fatto che sia stata riscontrata una patologia a suo avviso compatibile con l'infarto. Il medico legale a cui si sono rivolti gli imputati, il cardiologo Francesco Fedele, sostiene invece che dall'esame autoptico è stato riscontrato un infarto che risalirebbe a sedici anni prima. Un altro elemento portato all'attenzione sarebbe lo slivellamento della parete cardiaca che non sarebbe tale da essere compatibile con un infarto ma con una sofferenza cardiologica.

Il giudice ha aggiornato l'udienza al prossimo 17 maggio per ascoltare i parenti della vittima e capire in che condizioni fosse il sessantaduenne quando è stato portato in ospedale. Per la prima volta saranno in aula anche i due imputati per fornire la loro versione al giudice Proietti. Nelle scorse udienze sono stati ascoltati i figli del bidello, i quali hanno ripercorso le drammatiche sequenze che hanno caratterizzato il calvario del padre, iniziato alle 8.30 del 29 marzo di quattro anni fa a scuola, mentre si trovava a svolgere l'attività di operatore scolastico. Il bidello si sente male, sviene e viene portato in ospedale con un'ambulanza. Poco prima dell'ora di pranzo viene dimesso. Alle 18.30 a casa ha un nuovo collasso. Di nuovo la corsa con un'ambulanza in ospedale. La mattina del giorno seguente, alle ore 12.25, sempre prima di pranzo e dopo aver passato la notte allo "Spaziani", viene dimesso. Torna a casa. Nel pomeriggio un altro infarto. Di nuovo la corsa in ospedale, ma muore prima di arrivare.

I due medici sono difesi dall'avvocato Nicola Ottaviani mentre i figli e la moglie di Arduini si sono rivolta all' avvocato Giampiero Vellucci e altri due parenti a Claudio Ciocca e Alessia Maggi. Si torna in aula, dunque, il 17 maggio. La notizia della morte del sessantaduenne ha lasciato nel dolore e nello sgomento familiari e amici, ma anche numerosi studenti dell'Itis "Don Morosini" di Ferentino. Il gabbiotto dove lavorava Arduini, infatti, dopo la terribile notizia è stato subito tappezzato di cartelloni con frasi a lui dedicate.