Un appello per salvare e riaprire al culto uno dei santuari più importanti e conosciuti dell'alta Ciociaria. Lo lanciano don Ignazio Rossi, priore emerito di Trisulti, e i tanti devoti della Madonna delle Cese, la cui chiesa è chiusa al pubblico dalla fine di maggio 2021, a causa della caduta di alcuni massi dalla parete sovrastante il santuario. Quell'evento, per fortuna senza conseguenze, portò ad un'ordinanza comunale di chiusura, mentre l'effigie sacra della Madonna venne portata nella chiesa parrocchiale di Collepardo. «Fin qui tutto bene – commenta don Ignazio - ma il problema è che ormai sono passati tanti mesi e il progetto di mettere in sicurezza il sito è ancora in alto mare».

Anche il sentiero che conduce dal piazzale di Trisulti al santuario, lungo oltre un chilometro, versa in condizioni non eccelse, mentre la staccionata che delimita il percorso e le opere di impluvio, fatte dall'allora priore con gli oboli ricevuti dai fedeli, si stanno rovinando: il rischio è che i pellegrini, prima di arrivare al cancello (sbarrato, peraltro), possano farsi male. E, a proposito dei pellegrini, sono tanti, anche sui canali social, ad organizzare escursioni e visite, senza sapere però che le condizioni attuali non concedono l'accesso al santuario e non si ha la possibilità, come accaduto in passato, di poter pregare e di lasciare lì il classico "pensiero" con le proprie intenzioni religiose. Don Ignazio e i tanti devoti sottolineano come l'immagine mariana sia sì ben custodita a Collepardo, ma come sia più complicato poterla visitare e come siano finiti gli eventi regolari che si tenevano al santuario. Un invito è rivolto a tutti gli enti competenti affinché ripristino le condizioni necessarie atte alla riapertura.