Prima udienza in tribunale dopo la sentenza civile che condanna il Comune di Frosinone a risarcire la Delta Lavori nel contenzioso sull'appalto per la Monti Lepini.
Il processo, dopo la dichiarazione di prescrizione nei confronti degli imputati persone fisiche, va avanti per la Delta Lavori e la Tema sas per il capitolo relativo alla responsabilità amministrativa nel reato. Ieri l'udienza è stata dedicata ad ascoltare l'ultimo teste della difesa Delta, rappresentata dagli avvocati Dario Romano De Santis e Antonio Radice, mentre la Tema è rappresentata da Giuseppe Dell'Aversano.

È stato sentito il professor Vincenzo Tarantino, grafologo giudiziario e grafopatologo, in ordine a una firma apposta su un contratto di consulenza. Secondo la prospettazione accusatoria, la firma sul contratto, di tre pagine, "Alberto La Rocca" sarebbe di Andrea Alonzi, un collaboratore della società (entrambi imputati nel processo chiuso con la prescrizione). Nella relazione, poi prodotta al tribunale (presidente Antonio Ruscito) il grafologo ha escluso che quella firma sia attribuibile ad Alonzi. Il grafologo ha parlato di «diversità sostanziali» e di non compatibilità. Per l'esperto «non c'è una sola caratteristica del gesto grafico compatibile».

A quel punto il presidente ha dichiarato chiusura l'istruttoria è ha rinviato il processo a maggior per la discussione e la sentenza.
Nel frattempo, è intervenuta una seconda pronuncia del tribunale delle imprese che ha condannato, per la seconda volta, il Comune di Frosinone a risarcire la Delta Lavori, sempre rappresentata dall'avvocato Radice, nell'ambito dei contenziosi nati sull'appalto, tra cui la risoluzione contrattuale attivata dall'ente in danno dell'impresa e i corrispettivi maturati e non versati alla Delta e per l'andamento anomalo dell'appalto. Ebbene, il tribunale civile ha ingiunto al Comune di versare 2.278.100 euro alla Delta Lavori, somme che, con gli interessi e le spese rischiano di lievitare ancora e che si aggiungono agli altri 1.575.149 euro di una prima sentenza sempre favorevole all'impresa. Entrambe le condanne sono state impugnate in appello dal Comune che è rappresentasto dall'avvocato Alberto Fantini.