È iniziata alle 16 di ieri, da piazza Cavour della città dei papi, la cerimonia di insediamento del nuovo vescovo, monsignor Ambrogio Spreafico, nella diocesi di Anagni-Alatri. Ad accoglierlo il suo predecessore Lorenzo Loppa, il sindaco Daniele Natalia, i sindaci e le autorità civili, religiose e militari del territorio e il ministro degli affari esteri Antonio Tajani. Pochi passi e il corteo al seguito del nuovo vescovo è arrivato nella Sala della Ragione del palazzo comunale. Qui Spreafico ha ricevuto i saluti istituzionali del sindaco Natalia e del ministro Tajani, che hanno preceduto il discorso del presule.

Un intervento breve per esaltare la bellezza della città di Anagni che «esprime una fede diventata cultura nel corso della storia» e per indicare le prioritarie linee-guida del suo ministero pastorale: l'impegno a creare l'unità in una società «dove prevale l'io», in un mondo «troppo diviso» dove si fa difficoltà a «connettersi nelle relazioni della vita»; l'attenzione per i più poveri, per gli anziani, per gli ultimi. Dopo aver ricevuto in dono dall'amministrazione comunale di Anagni una croce pastorale consegnata dal sindaco Natalia, Spreafico ha proseguito il percorso verso la cattedrale di Santa Maria Annunziata per la funzione religiosa celebrata nella prima parte da monsignor Lorenzo Loppa.

Dopo una breve tappa a Palazzo Bonifacio VIII, il nuovo vescovo ha fatto ingresso in una chiesa gremita di fedeli alle 17.11, vestito di verde, il colore della domenica. Alle 17.25 l'insediamento ufficiale, avvenuto come di prassi dopo la lettura del decreto di nomina, firmato dal pontefice lo scorso 10 novembre. È seguito il passaggio del Pastorale da Loppa a Spreafico, che ha quindi preso posto sulla Cattedra, fino ad allora rimasta vuota, per ricevere l'omaggio di tutte le realtà della diocesi, terminato alle 17.32 quando il nuovo vescovo ha proseguito la celebrazione della messa insieme ai sacerdoti delle due diocesi guidate da Ambrogio Spreafico (Frosinone-Veroli-Ferentino e Anagni-Alatri), unite "in persona episcopi" da Papa Francesco.