Come un fulmine a ciel sereno. Chiude, dal prossimo anno scolastico, l'istituto Beata Maria De Mattias. A darne comunicazione, ieri, alle famiglie dei 135 bambini frequentanti la sezione Primavera, la scuola dell'infanzia e la scuola primaria è stata la superiora della regione Italia delle suore Adoratrici del sangue di Cristo che gestisce l'istituto nel quartiere Scalo del capoluogo.

Con una "comunicazione alle famiglie" la superiora Milena Marangoni ha informato della decisione presa «con grande difficoltà» di chiusura della scuola a partire dal prossimo anno scolastico. Decisione, peraltro, adottata in prossimità della scadenza delle iscrizioni al prossimo anno scolastico. Nella comunicazione si dice che «nonostante l'impegno e lo sforzo degli ultimi anni per trovare una soluzione sostenibile a livello economico siamo nell'impossibilità di proseguire il servizio fino ad ora reso alle vostre famiglie e alle comunità cittadine del Frusinate. La decisione, a breve, sarà comunicata agli uffici scolastici competenti e trasmessa per conoscenza al Comune, al fine di agevolare la collocazione dell'utenza presso altri istituti».

Nella comunicazione si ricorda il percorso svolto a Frosinone dalle Adoratrici del sangue di Cristo dal 1948 con la speranza «nell'immediato futuro, di essere un polo educativo per codesta realtà sociale». Una decisione che verrà affrontata oggi, alle ore 15, in un'assemblea con le famiglie. L'obiettivo dei genitori è promuovere azioni volte al mantenimento dell'istituto scolastico a Frosinone, con l'attuale situazione o anche con realtà nuove che potrebbero subentrare alle Adoratrici del sangue di Cristo (in questi giorni si è fatta strada l'ipotesi di Diaconia).

Forti timori per il futuro scolastico dei bambini, soprattutto di quelli che già da qualche anno frequentano l'istituto De Mattias, e che, dunque, si sono perfettamente ambientati e affezionati ai compagni e alle maestre.
Nel caso in cui, non fosse possibile mantenere attiva la scuola, diventerà complicato anche il ricollocamento degli studenti. Le famiglie, ovviamente, preferirebbero non smembrare le classi, ma sono altrettanto consapevoli della difficoltà di inserire delle classi già formate in altri istituti. L'ipotesi più probabile è che si arrivi a uno smembramento delle attuali classi negli altri istituti presenti in città o anche fuori dal capoluogo, considerato che non tutti gli alunni frequentanti sono residenti a Frosinone.

Alcuni genitori evidenziano che quest'anno, peraltro, si era formata una nuova classe prima da 22 alunni e che si era parlato di un potenziamento dell'offerta formativa con più ore e una scuola bilingue. Già dall'assemblea di oggi potrebbero emergere nuovi elementi per capire gli sviluppi futuri.