Ventinove anni fa, a Roma nasceva la prima comunità di accoglienza "Nuovi Orizzonti", dove centinaia di giovani, provenienti da esperienze estreme, iniziano a ricostruire se stessi attraverso un programma pedagogico riabilitativo. In breve tempo la comunità si è trasforma in una vera e propria "factory dell'amore", un colosso della solidarietà e dell'accoglienza. Infatti, gli stessi ragazzi accolti, dopo un periodo trascorso in comunità, sentono l'urgenza di impegnarsi in prima persona in azioni di solidarietà a sostegno di chi è in grave difficoltà.

Oggi, in occasione della celebrazione del battesimo di Gesù ricorre il ventinovesimo anniversario della comunità, luogo che testimonia il grande dono di Dio in questa magnifica opera attraverso i tanti miracoli completati negli anni. «A Nuovi Orizzonti si respira sempre una forte presenza dello Spirito e si contempla l'opera di Dio che trasforma vite spezzate in testimoni della resurrezione e autentici missionari che portano il carisma specifico della gioia in un mondo che sta agonizzando per la mancanza di amore, la solitudine e l'indifferenza globalizzata - ha dichiarato nel suo messaggio rivolto alla comunità, il cardinale Marc Ouellet, prefetto del dicastero dei vescovi della Santa Sede - Auguro a tutta la famiglia di Nuovi Orizzonti di proseguire con audacia nell'essere porzione di Chiesa in uscita nelle periferie esistenziali di tanti cuori, perché oggi c'è tanto bisogno e il vangelo della gioia è la vera cura alle malattie dell'anima che stanno portando troppa morte. La vostra testimonianza è un grande segno e seme di speranza», ha concluso Ouellet

«Con il cuore ricolmo di gratitudine ringraziamo Dio per questa grande famiglia e per i tanti miracoli che abbiamo contemplato in questi anni. In questi giorni di preghiera affideremo ogni persona ferita nel cuore, nell'anima e dalle sferzate della vita, certi che per tutti esiste una possibilità sempre per ripartire e rinascere», ha detto Chiara Amirante, fondatrice della comunità.