Sono più di 1.600 gli automobilisti che hanno violato il divieto di transito nell'isola pedonale al centro storico e sono stati immortalati dall'occhio elettronico. Da metà agosto a fine anno, sono 1.663 le sanzioni elevate dal comando di polizia locale. I varchi elettronici sono attivi da metà agosto. Ne esistono tre, due agli ingressi dell'isola pedonale, uno a largo Turriziani e l'altro a piazzale Vittorio Veneto. Un terzo varco è collocato su corso della Repubblica e serve a sanzionare eventuali violazioni di chi è già presente all'interno dell'isola pedonale e la attraversa.

Il varco elettronico funziona come un semaforo, verde: area pedonale non attiva e transito consentito, rosso area pedonale attiva e traffico bloccato. Il messaggio del pannello luminoso è anche in lingua inglese. Per evitare eventuali incomprensioni sulla presenza o meno del divieto di accesso nell'isola pedonale, i vigili urbani mantengono anche una transenna in modo da ricordare, pure ai più distratti, che nell'isola pedonale, quando è istituita, non si può transitare con un veicolo.

Dando uno sguardo ai numeri, le sanzioni sono per lo più concentrate nei mesi estivi, quando l'isola pedonale di corso della Repubblica era associata agli eventi estivi ed era in vigore le sere dal giovedì alla domenica e non solo nella giornata di domenica come avviene invece nei mesi freddi della stagione. Così nella seconda parte di agosto (i varchi elettronici sono attivi dal giorno 11) sono 287 le sanzioni elevate, quindi 1.081 a settembre, il mese con più contravvenzioni, 104 a ottobre, 124 a novembre e 67 a dicembre. Numeri destinati a scemare un po' per l'abitudine allo stop domenicale un po' per la netta riduzione delle giornate di blocco al traffico veicolare.

Il comandante della polizia locale Donato Mauro spiega le difficoltà che hanno incontrato i frusinati nell'adeguarsi alla novità. «Qui a Frosinone è stato difficile perché sono 20 anni che il traffico si chiude con le transenne. Ma a Roma ai varchi mica ci sono le transenne. Pertanto è difficile eradicare queste vecchie abitudini».

C'è la necessità di spingere gli automobilisti a un cambio di mentalità. «La tabella del varco elettronico dà il verde e il rosso per emulare il semaforo, certo poi con i lavori di rifacimento di largo Turriziani è probabile che l'area sarà pedonalizzata per cui si utilizzeranno altri sistemi», prosegue il comandante. «Comunque - evidenzia il colonnello Mauro - il bilancio è positivo. L'area pedonale viene istituita non per fare multe, ma perché non si entri». E perché le auto che magari sono già dentro in quanto parcheggiate o in garage non vi circolino impunemente. «Per questo c'è il varco di corso della Repubblica che accerta anche il transito all'interno dell'area pedonale - nota Mauro - Ricordo che la normativa sanziona non solo l'ingresso nell'area pedonale ma anche la circolazione al suo interno. E quindi, se hai un'auto in sosta lungo il percorso non è che puoi ripartire».

Tuttavia, per venire incontro all'automobilista distratto che non si accorge del cartello, per ora la scelta è far convivere il varco elettronico con la transenna come monito. «Per ora stiamo chiudedendo con la transenna, poi valuteremo - conferma il comandante - Ma io sono dell'idea di mantenere la transenna. Lasciare la transenna significa mantenere l'attenzione sul divieto. Ai fini dell'imposizione del divieto vale, infatti, il segnale stradale, il pannello luminoso ha un valore di ridondanza, per richiamare l'attenzione. Serve per dire all'automobilista "attento, non puoi passare". La transenna è così un'ulteriore sicurezza, soprattutto per i bambini e per chi fa affidamento sul fatto che sulla strada non transitano veicoli».