Continuiamo a respirare veleni nell'aria. Il 2022 si è concluso peggio del 2021. Hanno sicuramente inciso le particolari condizioni climatiche, con un anno poco piovoso, specialmente nella prima e nell'ultima parte, e la ripresa a pieno ritmo di tutte le attività dopo la fase più dura dell'emergenza Covid.
Come ormai succede da diversi anni, la centralina Arpa di Ceccano segna il maggior numero di superamenti del limite dei 50 microgrammi per metro cubo in provincia di Frosinone e anche in tutto il Lazio con 94 giornate. Dopo il sorpasso subito da Cassino nel 2021, Frosinone Scalo torna la seconda peggior centralina con 61 violazioni, segue Cassino con 56. Ultimo centro oltre i 35 superamenti annui consentiti dalla normativa è Ferentino con 39. Poi Frosinone viale Mazzini con 21, Alatri a 16, Anagni a 6 e Fontechiari a 1.

E il nuovo anno comincia sulla stessa falsariga: a Ceccano 143 microgrammi per metro cubo, quasi tre volte oltre il limite, Cassino 119, Frosinone Scalo 116, Frosinone alta 77, Ferentino 69 e Alatri 56, sotto la soglia dei 50 Anagni a 49 e Fontechiari a 32. L'anno scorso, il dato peggiore è stato di 158 microgrammi per metro cubo il 1° gennaio a Ceccano, di 135 e 125 il 16 gennaio a Frosinone e Cassino.

Il confronto
L'inquinamento nel 2022 in Ciociaria è peggiorato quasi ovunque. Negli ultimi anni Ceccano ha segnato 81 sforamenti nel 2019, 87 l'anno dopo, 71 nel 2021 e 94 nell'anno appena concluso, Frosinone Scalo era a 82 nel 2018, 68 nel 2019, quindi a 77 nel 2020, 55 e, appunto, ora 61. È stato nel 2016 che, per la prima volta, la centralina di Frosinone bassa ha chiuso sotto cento a 85. Il record assoluto di 140 violazioni, relativo al 2006, resta insuperato.

Cassino partiva da 59 nel 2019 per salire a 62 e ridiscendere a 56 nell'ultimo biennio. Le altre centraline hanno segnato 27 sforamenti a Ferentino nel 2019, 43 l'anno dopo e 28 nel 2021. A viale Mazzini, invece, il 2019 era finito con 21 violazioni, diventate 29 l'anno dopo e ridiscese a 16 nel 2021. Nei tre anni precedenti Alatri fa registrare 14, 25 e 12, Anagni 3, 4 e 9 e Fontechiari 2, 0 e 5.

Le medie annuali
Nell'ultimo anno peggiorano anche le medie. L'indicazione di legge è non superare i 40 microgrammi per metro cubo all'anno, soglia sfiorata da Ceccano che ha chiuso a 39. Eppure le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità sono molto più rigide visto che consiglia di non oltrepassare i 20, soglia praticamente superata ovunque. Dopo Ceccano con 39 (gennaio a 84 e dicembre a 75 i mesi peggiori), ci sono Cassino a 34 (70 e 65 il primo e l'ultimo mese), Frosinone Scalo a 30 (63 sia a gennaio che a dicembre), Ferentino a 29 (49 a dicembre), Frosinone alta (43 a dicembre) e Alatri (43 a gennaio) a 24, Anagni a 22, mentre solo Fontechiari rimane sotto la soglia dei 20 con 16. Situazione dunque peggiorata.

Più indietro nel tempo si osserva che a Ceccano la media era di 47 nel 2015, scesa a 43, 40, 37 e 37 dal 2016 al 2019 ma poi cresciuta a 39 nel 2020 salvo diminuire a 32 nel 2021 e recuperare nel 2022. Andamento simile per Frosinone dove almeno, nell'ultimo biennio la media è scesa più velocemente che a Ceccano. Lo Scalo era a 50 nel 2015, poi 43, 39, 41 e 34, nel 2019, quindi risalita a 36 nel 2020 e nuovo calo a 36 e 29 negli ultimi due anni. Cassino, invece, passa da 40 a 35 in un anno e poi a 25, soglia registrata nel 2017 e 2018, quindi 32 e poi numeri simili con 36, 35 e 34 tra il 2020 e il 2022.

Viale Mazzini nel 2015 era a 33, ma negli ultimi quattro anni è rimasta stabile tra 24 e 23.
Per quanto riguarda le polveri più fini, le 2,5 (la media annua da non superare è 25) Frosinone viale Mazzini era a 26 nel 2015 ma poi è scesa tra 19 e 17 fino al 2019 per poi risalire a 18 nel 2020, calare a 16 nel 2021 e crescere di nuovo con 17 nel 2022. Fontechiari ha chiuso a 11 come nel 2021, 2019 e 2018, ma negli anni è stata a 15 nel 2015 e a 9 nel 2020. Ferentino, invece, l'anno appena trascorso l'ha chiuso a 20 contro i 19 del 2021 e 2019 (il primo anno in cui viene misurato dato) e a 21 nel 2020.