Riparte. La cartiera riparte. Una notizia che ieri ha fatto tirare un sospiro di sollievo a quasi trecento famiglie che per quattro mesi hanno sperato, temuto, sofferto. Con stipendi più che decurtati. Un Natale amaro, sì. Ma ora, con l'ufficialità del gruppo Reno De Medici, l'anno nuovo è già carico di belle speranze.
L'accordo, già sottoscritto e siglato - dopo lunghe settimane di incontri e confronti - poco prima di Natale, è stato reso ufficiale ieri mattina: «Riparte la cartiera di Villa Santa Lucia dopo le difficoltà legate a mesi di fermo degli impianti» ha annunciato il gruppo.
L'impegno è ora rivolto a «superare le difficoltà causate dal fermo produttivo di oltre quattro mesi e a ristabilire il proprio mercato in condizioni economiche sfidanti». Così l'azienda leader nella produzione del cartoncino riciclato, ha già ripreso le attività di preparazione per la messa in funzione dell'impianto di Villa Santa Lucia, la cui riapertura ufficiale è prevista per il prossimo 2 gennaio.
«La ripartenza della cartiera arriva dopo quattro mesi di intenso dialogo tra le parti e le istituzioni. Un costante impegno che ha dimostrato, ancora una volta, la volontà di Reno De Medici di proseguire e favorire un percorso virtuoso per garantire il pieno rispetto dell'ambiente, delle comunità locali e dei lavoratori, dopo che sono state rese note le difficoltà presentate dal depuratore consortile» si legge in una nota del gruppo.
«La ripartenza conferma ancora una volta la volontà del gruppo di investire nella tutela dell'ambiente e nel futuro della comunità in cui opera» ha sottolineato Michele Bianchi, amministratore delegato di Rdm Group. «Ora siamo pronti per rimetterci al lavoro insieme agli oltre 250 dipendenti che finalmente potranno riprendere il loro ruolo in cartiera. La ripartenza non sarà semplice: le criticità generate dal fermo produttivo imposto sono molte e riguardano tanto il profilo economico quanto quello occupazionale e reputazionale. Ma da adesso siamo al lavoro per superare le difficoltà, per garantire la ripresa ordinaria delle attività e, soprattutto, per recuperare la nostra forza commerciale» aggiunge Bianchi.
Secondo alcune indiscrezioni sembrerebbe che tra i punti forti dell'accordo, che ancora non è stato "svelato", ci sarebbe un periodo di tolleranza, necessario a testare l'evoluzione della situazione. Di fatto, dopo i lavori eseguiti, non c'è stata una ripartenza. Dunque solo in corso d'opera sarà possibile capire se gli interventi siano o meno sufficienti. Un accordo, quello raggiunto, che sembrerebbe rientrare in una logica transitoria in grado di superare progressivamente le problematiche legate alle deroghe. Un percorso che consentirebbe di gestire al meglio l'avviamento della cartiera, puntando a un confronto continuo. Primo step a marzo, poi in estate. Questo per poter andare a pieno regime, nel più totale rispetto di ambiente e occupazione.