Maltrattamenti all'asilo, ieri in aula a dover riconoscere nei pezzi di video mostrati in Corte d'assise i propri figli sono stati i genitori dei bambini. A processo, due maestre dell'asilo di via Zamosch (una ora in pensione) di 62 e 67 anni accusate di aver umiliato gli alunni. Urla, minacce, punizioni inaudite mentre i genitori, ignari, erano sicuri di aver affidato a insegnanti qualificate i loro piccoli: questo l'impianto accusatorio. Episodi decontestualizzati e affatto rispondenti a quanto finito nell'informativa della procura, secondo le difese delle insegnanti convinti di poter dimostrare la loro estraneità alle accuse nell'interezza degli stessi video.

Ieri mattina nel tribunale di Cassino sono stati proiettati alcuni minuti dei filmati (su indicazione del pm) affinché i genitori riconoscessero o meno i loro figli. Tutti, mamme e papà, dopo aver guardato e ascoltato hanno confermato: erano proprio i loro pargoli. E le voci delle persone adulte ascoltate sono state associate a quelle delle due maestre.

L'impianto accusatorio
Cuore dell'impianto accusatorio, proprio le immagini catturate dalla polizia del Commissariato con telecamere piazzate su richiesta del pm Roberto Bulgarini Nomi. Un mese e mezzo d'indagine, quindici giorni di riprese con telecamere nascoste (accordate dalla procura) per capire se quelle maestre insospettabili umiliassero o meno gli alunni: l' inchiesta prende il via dopo la denuncia di una delle mamme. Un elemento, quello dei filmati, tanto cruciale da indurre ieri il giudice a nominare un perito: sarà il dottor Porto a trascrivere le parti dei video indicate sia dagli avvocati delle parti civili, sia da quelli delle due imputate. Per le difese delle insegnanti - rappresentate dagli avvocati Salera, Marandola e Cortellessa - sarebbero infatti gli stessi video a mostrare nella loro interezza il corretto comportamento e - anzi - anche atteggiamenti amorevoli nei confronti dei bimbi. Azioni, quelle contestate, che non andrebbero a corrispondere ai pochi minuti "estrapolati", finiti sotto la lente. Per le difese di parte civile, invece, le vessazioni contestate alle maestre - le stesse che avrebbero portato poi alla misura della sospensione - sarebbero allo stesso modo chiare nei video. Strattonamenti, umiliazioni e punizioni per i bambini avrebbero, secondo l'impianto accusatorio, portato a un cambiamento nei piccoli. Cambiamenti che alcuni genitori hanno descritto nelle scorse udienze raccontando di comportamenti insoliti dei bambini, divenuti aggressivi in casa. O insicuri. Ecco perché la trascrizione di centinaia di pezzi di filmati - chiesti sia dal pm che dalle difese delle maestre - sarà cruciale anche per la definizione della solidità delle accuse. Perizia che verrà depositata entro il 10 aprile. Si torna in aula il prossimo 21 aprile, per ascoltare il dottor Porto e altri testimoni. Poi ancora il 19 maggio. Le difese di parte civile - tra le quali ricordiamo gli avvocati Eleonora Rea, Luigi Montanelli, Diego Troiano, Raffaele Tata, Gianrico Ranaldi e altri - sono pronte.