L'Italia è un Paese che invecchia. Lo conferma l'ultimo censimento dell'Istat, che segnala il minimo storico con solo 400.000 nuovi nati nell'ultimo anno. Un dato che porta con sé una necessaria analisi sulla situazione della popolazione anziana, sull'assistenza e sui servizi che il territorio offre. A fare il punto il segretario generale della Federazione dei pensionati Cisl Lazio, Paolo Terrinoni, che ricorda l'importanza sociale di una categoria, che deve essere liberata innanzitutto dall'idea che si ha di essa. «L'idea di una stagione - dice - fatta di declino. Il Censis, nel suo cinquantaseiesimo rapporto sulla situazione sociale italiana, ci rappresenta una popolazione malinconica. Per noi della Fnp del Lazio la malinconia, però, indica un disagio che si intende superare».

Per questo la Fnp Lazio propone un pacchetto di proposte sui temi dell'assistenza agli anziani da sottoporre ai candidati alla presidenza della Regione Lazio. «La malinconia - sottolinea infatti Terrinoni - non è incompatibile con la speranza. E l'aver constatato che il governo Meloni nella proposta di legge finanziaria 2023 non dedichi neppure una riga agli anziani non autosufficienti - aggiunge - ci spinge ancora di più all'impegno e all a protesta». Al centro della proposta della Fnp l'assistenza domiciliare e territoriale, con un focus sull'attività dei medici di famiglia e sulle farmacie, per garantire agli anziani le cure di cui necessitano, liberandoli, al tempo stesso dalla solitudine. «È per questo che pensiamo che la sanità si dovrà spostare, integrandosi con i servizi sociali e sanitari, dagli ospedali e dalle Rsa ai territori e alle abitazioni».

Stando ai dati di Italia longeva 2021, il sistema sanitario laziale eroga cure domiciliari a circa il 2,73% degli over 65 e al 4,68% della popolazione over 75, «numeri insufficienti, spiega Terrinoni - nella quantità delle ore e, di conseguenza, nella qualità delle prestazioni». Secondo le stime del ministero della Salute, per raggiungere il target del 10% fissato dal Pnrr entro il 2026, è necessario che la Regione Lazio triplichi le assistenze domiciliari. Il segretario della Fnp sottolinea, inoltre, la carenza nel Lazio di oltre 250 medici, 2000 infermieri e 3000 tra operatori socio sanitari e personale di supporto.

La Regione ha previsto la creazione di 135 case della comunità, 59 centrali operative territoriali e 36 ospedali di comunità. «Quando inizieranno a funzionare le case di comunità - chiede Terrinoni - si attiveranno prioritariamente le 28 case spoke? E con quale personale? Non vorremmo che si ripetesse l'esperienza negativa delle case della salute». Tra le proposte della Fnp, poi, la disponibilità dei medici di famiglia 24 ore al giorno. Una proposta che dovrebbe essere recepita dall'interrogativo regionale per la medicina generale della Regione, che assicurerebbe la continuità assistenziale e la domiciliarità, anche tenendo conto dipaesi isolati o zone periferiche. Fa riferimento a tali zone anche la proposta della Fnp Cisl Lazio relativa alle farmacie rurali, nei comuni con meno di 3000 abitanti.

«Riteniamo che sussistano le condizioni per favorirle - dichiara Terrinoni - ed è indispensabile non solo salvarle, ma implementare la loro attività con nuovi servizi, come holter pressorio e cardiaco ed elettrocardiogramma. Il nuovo modello di sanità territoriale e di prossimità dovrà essere sviluppato anche sulla farmacia dei servizi».
La federazione dei pensionati, avanza, poi, una ulteriore richiesta al futuro Consiglio regionale, affinché approvi nel più breve tempo possibile la legge sulla vita indipendente e la legge a sostegno dei cargiver, di cui sono stati indicati i principi generali nel Collegato alla legge di stabilità 2022.