I litigi sarebbero stati diversi negli anni tra nuora e suocera, alcuni finiti con bicchieri, piatti, cibo e addirittura una pentola a pressione scagliati contro l'anziana. In alcuni degli episodi contestati sono intervenute anche le forze dell'ordine. Inevitabile la denuncia d'ufficio per maltrattamenti in famiglia. A finire davanti al giudice una trentenne, S.T., del capoluogo. La suocera, ottantenne, era stata costretta ad andare via di casa (le abitazioni erano vicine), stanca dei continui litigi, maltrattamenti da parte della nuora. Nuora per la quale c'è stata la richiesta di rinvio giudizio del pubblico ministero, dottoressa Barbara Trotta.
L'altro ieri nel tribunale di Frosinone si è svolta l'udienza preliminare, nel corso della quale il difensore della trentenne, l'avvocato Nicola Ottaviani, ha chiesto di giudicare la sua assistita con il rito abbreviato. Il prossimo 10 maggio la sentenza.
La ricostruzione
I fatti contestati risalgono dal 2014 allo scorso anno. Stando alle accuse, durante i litigi, spesso, oltre agli insulti, la trentenne si è scagliata contro la suocera dandole spinte e gettandole contro scarti di cibo, piatti, bicchieri. In un episodio, sempre stando alle accuse, non avendo più nulla sotto mano da lanciarle, ha preso la pentola a pressione che era sul fornello e l'ha scagliata addosso all'anziana. Durante alcuni degli episodi contestati sono intervenuti polizia e carabinieri. Sono state, quindi, redatte diverse informative a carico della trentenne, pertanto la denuncia, nonostante la suocera non abbia presentato querela, è scattata d'ufficio. L'accusa è di maltrattamenti in famiglia.
L'ottantenne sarebbe stata sottoposta a un regime di vessazioni fisiche e psicologiche tanto da farle prendere la decisione di andare via dall'abitazione che si trova accanto a quella della nuora e del figlio.
Venerdì scorso si è svolta l'udienza preliminare davanti al giudice, dottoressa Fiammetta Palmieri.
L'avvocato Nicola Ottaviani ha chiesto di giudicare la sua assistita con il rito abbreviato per chiarire i fatti, sostenendo che nel corso degli anni i comportamenti e le ingiurie sarebbero stati reciproci, sia da parte della nuora, sia della suocera. Il giudice ha ammesso il rito abbreviato e la sentenza sarà pronunciata il 10 maggio 2023.