Si sono conosciuti sui social. Quella che in un primo momento sembrava essere un'amicizia è diventata qualcosa di più. Ad un certo punto, però, la donna decide di chiudere la relazione extraconiugale, ma lui, un quarantacinquenne della provincia di Catania, non si rassegna. Quando capisce che è davvero finita, mette in atto una vera e propria vendetta.

Lui, un quarantacinquenne della provincia di Catania, viene accusato di revenge porn e sostituzione di persona, altri due uomini, un trentunenne e un quarantaseienne di Roma per danneggiamento a seguito di incendio. Stando alle accuse, l'ex amante si sarebbe spacciato per lei su Facebook e avrebbe inviato messaggi a diverse persone, proponendosi per incontri. Ha proseguito poi la vendetta inviando tramite Whatsapp, senza il consenso della vittima, video e foto dei loro rapporti al quarantaseienne, proponendo di effettuare scambi di coppia e al trentunenne al fine di eliminarle dal suo cellulare. Le stesse immagini mostrati al marito della donna. Sarebbe arrivato anche a far appiccare il fuoco alla macchina della vittima.

Quindi le accuse ai tre, al quarantacinquenne per essere il mandante, al quarantaseienne per avere svolto il ruolo da intermediario con il fratello e committente del "raid" per il quale poi ha agito al fine di recuperare il compenso pattuito. Il trentunenne, difeso dall'avvocato Antonio Ceccani, sarebbe stato invece l'esecutore materiale dell'incendio all'auto. La parte offesa si è rivolta all'avvocato Mauro Roma. Il 17 marzo la discussione per i riti abbreviati.