L'edilizia si conferma un settore chiave per l'economia della provincia di Frosinone. Abbiamo fatto il punto con i vertici della Cassa edile, che dal 1974 eroga prestazioni e assistenza a tutti i lavoratori e alle imprese iscritte.
«Dal 2010 abbiamo assistito a una discesa del settore e siamo arrivati a scendere fino al 2018 – ha detto il presidente della Cassa edile di Frosinone Sandro Sigismondi – Nel 2019, invece, la massa salariale è riniziata a salire. Col Covid le imprese ciociare hanno dimostrato una forte resilienza e hanno reagito prontamente alla crisi pandemica. Unitamente alle azioni fatte dal Governo di unità nazionale il nostro settore ha avuto una crescita importante. La provincia di Frosinone è cresciuta di più rispetto al contesto nazionale. Siamo a circa 84 milioni di massa salariale fino al 30 settembre 2022 con oltre 1.400 aziende e 8.000 lavoratori. Grazie soprattutto agli investimenti del Pnrr: circa 200 miliardi, di cui il 50% a fondo perduto, con i quali il settore riuscirà a garantire una crescita almeno per sei/sette anni».
Il settore edile a livello nazionale è cresciuto dal 10 al 16%. Dati raddoppiati in Ciociaria dal 25 al 31%.
Per quanto riguarda, invece, il caro energia e il caro materiali «l'importante investimento fatto e l'intervento del Governo Draghi ha riequilibrato, ma soprattutto adeguato i listini con la revisione dei prezzi – ha continuato Sigismondi – In questo modo è stato ridato valore e dignità al nostro settore».
Oggi il settore edile non è più fermo a dieci anni fa. Le imprese sono cresciute e hanno investito molto. Per vincere le sfide future «dovranno continuare a digitalizzarsi e a crescere. Non solo come dimensione ma soprattutto anche professionalmente. Nell'ultimo anno – ha spiegato il presidente – abbiamo riscontrato un problema che è quello della rivalutazione del Tfr dovuto all'inflazione che ha raggiunto cifre importanti ma la Cassa edile, tramite un accordo condiviso con le parti sociali, è riuscita a rivalutarle senza aggravare le imprese e i lavoratori. Ci auguriamo che l'inflazione continui a scendere». Con la nuova direzione dell'ente «la Cassa è arrivata dall'anno scorso in break even con i costi di gestione da sostenere – ha concluso Sigismondi – Ringraziamo tutti i consiglieri e i soci che fanno parte di questo ente bilaterale».
Un settore in continua crescita
L'edilizia non è più quella di una volta. È molto ingegnosa, i materiali devono essere conosciuti e trattati alla giusta maniera. Anche con un peso contenuto. «Con il rilancio dell'istituto dell'edilizia, soprattutto attraverso i vari bonus, c'è un carenza importante del personale – ha detto il vice presidente della Cassa edile di Frosinone Attilio Vallocchia – Soprattutto nelle figure specializzate. Questo sta creando criticità nelle imprese che devono svolgere i lavori. Si fa fatica a reperire operai specializzati ma anche tecnici come capo cantieri o geometri». La nuova edilizia, le nuove tecniche di lavoro e i nuovi materiali richiedono necessariamente figure in grado di saperle gestire. Oggi ci sono prodotti premiscelati che hanno bisogno di un preciso trattamento. Una nuova cultura tecnica sensibile a questo cambiamento. «Infatti, attraverso la nostra Scuola edile di Sora – ha spiegato Vallocchia – stiamo puntato molto su un'edilizia di qualità. Con corsi di aggiornamento per i materiali di nuova costruzione. Il rilancio del settore avvenuto nell'ultimo anno è conciso con l'introduzione del superbonus 110% e con la continuità del bonus facciata. Una continuità nelle agevolazioni fiscali con i bonus per le ristrutturazioni. La preoccupazione adesso è che il nuovo governo ha annunciato una rimodulazione dello strumento. C'è molta incertezza e ci auguriamo che questi dati annunciati continuino a rimanere uguali. Il nostro auspicio – ha affermato il vice presidente – è che si sblocchi al più presto e resti tutto invariato». Oltre ai bonus l'augurio è che anche il Pnrr possa mantenere il trend in crescita. Nell'ultimo anno la Cassa ha sottoscritto un importante protocollo con l'ispettorato territoriale del lavoro. In recepimento di un protocollo nazionale che era stato già sottoscritto dalla commissione nazionale delle casse edili e dall'istituto nazionale del lavoro. «La finalità è quella di puntare a un lavoro sempre più di qualità sotto il punto di vista del rispetto delle norme nell'applicazione del contratto edile per evitare elusione contributiva e fiscale – ha evidenziato il direttore Bruno Caldaroni – Con l'istituzione anche di un tavolo tecnico che comprende rappresentanti dell'una e dell'altra parte per monitorare il protocollo sottoscritto. Protocollo sottoscritto anche con la scuola di Sora. Un'altra novità di rilievo che si è concretizzata, entrando in vigore dal primo novembre, è l'attestazione della congruità dei cantieri. «Con questa attestazione le Casse edili devono attestare e certificare che l'incidenza della manodopera impiegata in quel determinato cantiere è congrua rispetto a dei parametri previsti a livello nazionale – ha continuato il direttore – Tutto questo riconosce ancora una volta un ruolo preminente al sistema delle casse edili nel panorama più ampio e generale delle costruzioni». La Cassa edile ha da sempre un'attenzione a lavoratori e imprese e per questo ormai da quarant'anni garantisce borse di studio in favore dei figli dei lavoratori. Il 14 gennaio verranno premiati i ragazzi dalla terza media fino all'università. Studenti più meritevoli in base al punteggio che hanno conseguito nel corso dell'anno.