Una vera e propria stangata, un bilancio che in più occasioni ha seriamente rischiato di non riuscire a tenere a un'onda d'urto che si è abbattuta all'improvviso. Un lavoro di squadra, certosino, alla ricerca di ogni centesimo utile per riuscire a far fronte agli incrementi dell'energia elettrica.
Quella che il Comune di Pontecorvo ha subito nel corso degli ultimi mesi è stata una vera e propria stangata dal valore di ben 400.000 euro.
Nel corso dell'ultimo anno in più occasioni si era discusso sull'aumento indiscriminato che energia elettrica e gas avevano registrato. Bollette salate per i cittadini, per le aziende private, ma anche per gli enti pubblici.

L'assessore al bilancio del Comune di Pontecorvo, Michele Sirianni Notaro, in più occasioni aveva lanciato l'allarme. Di settimana in settimana si è dovuti ricorrere a continue variazioni di bilancio, l'ultima registrata qualche settimana fa. Una situazione drammatica evidenziata anche dai numeri.
Il costo totale per l'energia elettrica sostenuto dal Comune di Pontecorvo fino a questo momento ammonta a ben 700.000 euro. Una cifra enorme se si considera che nello stesso periodo dello scorso anno la spesa era di soli 300.000 euro.

«Abbiamo subito un incremento di ben 400.000 euro - ha spiegato l'assessore al bilancio del Comune di Pontecorvo Michele Sirianni Notaro - Quello che ci siamo trovati a vivere è stato un momento difficilissimo che siamo riusciti a fronteggiare grazie alle economie di bilancio e alla ricerca di tutte le risorse utili».

Il pensiero, però, ora è rivolto al prossimo anno: «Nel 2022 siamo riusciti a fronteggiare questi incrementi, ma sicuramente riuscire a coprire simili cifre anche nel prossimo anno sarà sempre più complicato. Mi auguro che dal governo arrivi un aiuto forte e che ci sia maggiore attenzione proprio sui bilanci comunali che, altrimenti, saranno messi a dura prova».
Cifre importanti difficili da coprire. Ma quali saranno i rischi che si corrono? L'assessore al bilancio Michele Sirianni Notaro è chiaro: «Se non ci saranno interventi forti il rischio è quello di dover decidere una riduzione nei servizi con lo spegnimento di parte della pubblica illuminazione o la riduzione della fornitura di energia elettrica e di gas negli edifici pubblici».