Sono 47 i nuovi casi di Covid in provincia di Frosinone. Tanti quanti quelli del precedente lunedì. L'incidenza per 100.000 abitanti così resta ferma, mentre si registrano variazioni in crescendo per il tasso di positività e i ricoverati che passano in 24 ore da 24 a 43, pur senza nuovi ingressi.
La giornata
Si registrano 47 nuovi contagiati su 280 tamponi processati e 120 negativizzati. In sette giorni si hanno 1.366 positivi alla media di 195,14 con un incremento del 3,02% rispetto al periodo precedente. Lunedì scorso, invece, su 1.326 casi a 189,43 di media la riduzione, rispetto ai sette gironi antecedenti, era del 16,55%. Nel periodo 22-28 novembre, invece, la contrazione era di appena l'1,43%. Dicembre si attesta a 2.186 contagiati per una media di 182,16, al momento la migliore di tutto il 2022.
Gli altri numeri
L'incidenza per 100.000 abitanti rimane ferma per il secondo giorno di fila a 286,37. In rapporto al precedente lunedì si ha un incremento da 277,99. L'oscillazione rimane ancora poco evidente se si considera che, all'inizio del mese tale indicatore era a 290,99 e che è sceso fino a 261,22 il 9 dicembre per via degli appena 72 positivi di quel giorno salvo, appunto, risalire a 286,37. Il tasso di positività ha un leggero sussulto, dal 16,19 al 16,79%. Tra l'altro l'ultima settimana si è chiusa al 16,16% rispetto al 17,34% di quella prima ancora. Al contrario, si ha un forte incremento del numero dei ricoverati, pur senza nuovi ingressi. In relazione al dato domenicale, i ricoverati crescono da 24 a 43, secondo dato più alto dall'inizio del mese dopo i 48 del 1° dicembre. Se non altro, la nota positiva è che continuano a non essere segnalati nuovi decessi ormai da più di una settimana. Dall'inizio del mese si contano due sole vittime. Sul fronte dei guariti, ieri se ne sono aggiunti 120 dopo i 283 di domenica. L'ultima settimana ne ha avuti 1.619, meno dei 1.710 del periodo precedente. Come ogni lunedì, infine, è stato processato un numero limitato di tamponi, 280 contro i 327 di lunedì 5 dicembre. Anche per i tamponi si osserva una tendenza in aumento.
Il Gimbe
Il monitoraggio indipendente della fondazione Gimbe rileva in Italia «nella settimana 2-8 dicembre 2022, rispetto alla precedente, una sostanziale stabilità dei nuovi casi (221.324 contro 227.420) e un aumento dei decessi (686 contro 635). In crescita anche i casi attualmente positivi (523.075 contro 507.169), le persone in isolamento domiciliare (513.525 contro 498.391), i ricoveri con sintomi (9.215 contro 8.458) e le terapie intensive (335 contro 320). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni. Decessi: 686 (+8%), di cui 15 riferiti a periodi precedenti, terapia intensiva: +15 (+4,7%), ricoverati con sintomi: +757 (+9%), isolamento domiciliare: +15.134 (+3%), nuovi casi: 221.324 (-2,7%), casi attualmente positivi: +15.906 (+3,1%)». Il Gimbe osserva che «cala il numero dei tamponi totali (-5,2%): da 1.324.969 della settimana 25 novembre-1° dicembre a 1.256.722 della settimana 2-8 dicembre. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti del 4,7% (-52.551), mentre quelli molecolari del 7,3% (-15.696). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività sale dal 13,5% al 14% per i tamponi molecolari e dal 17,8% al 18,1% per gli antigenici rapidi». Per la pressione sugli ospedali, Marco Mosti, direttore operativo della fondazione Gimbe, rileva che «salgono i ricoveri sia nelle terapie intensive (+4,7%), sia in area medica (+9%)». In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, dopo aver raggiunto il minimo di 203 il 10 novembre, sono saliti a 335 l'8 dicembre; in area medica, dopo aver raggiunto il minimo di 6.347 l'11 novembre, hanno raggiunto quota 9.215 l'8 dicembre. All'8 dicembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 14,5% in area medica. Il Gimbe continua a monitorato la campagna vaccinale per concludere che «nella settimana 2-8 dicembre continuano a calare i nuovi vaccinati: 900 rispetto ai 1.158 della settimana precedente (-22,3%)». «Nell'ultima settimana il numero di nuovi vaccinati è sceso sotto le mille unità - evidenzia il presidente Gimbe Nino Cartabellotta - un dato così basso non si era mai registrato dall'inizio della campagna vaccinale». Di questi il 10,4% è rappresentato dalla fascia 5-11 anni: 94, con una riduzione del 55,9% rispetto alla settimana precedente. Cala tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 343 (-20,4% rispetto alla settimana precedente).