Quattro agosto, incendio di rifiuti in via Agnone. Ma non di un mucchietto di buste e scarti. Quattro mesi fa proprio in via Agnone ad andare a fuoco erano stati «notevoli cumuli di rifiuti urbani, speciali, ingombranti e tossici» si legge nella segnalazione inoltrata dall'Ansmi a tutte le autorità preposte. Parte di quei rifiuti andarono distrutti dal rogo che venne spento con non poca difficoltà e che provocò la liberazione nell'aria - anche a notevole distanza - di sostanze pericolose.
Poi l'area venne interdetta, dopo le verifiche del caso. Ora, a distanza di quattro mesi, la situazione non sembra essere migliorata, anzi. L'inciviltà degli ecocriminali, almeno a vista d'occhio, sembra essere aumentata. Con altri cumuli accatastati. Così, accanto allo scempio di via Garigliano, balzato di recente agli onori delle cronache nazionali - con i residenti "ostaggi" dei rifiuti - anche via Agnone desta molte preoccupazioni.
«Ci troviamo a non molta distanza da un parco per bambini, una strada da sempre abbandonata dalle varie amministrazioni, dove questa estate un gigantesco incendio ha bruciato i rifiuti accatastati da anni, diffondendo diossina nell'aria. Non sono passati nemmeno quattro mesi e l'area è tornata una gigantesca discarica. Il degrado sotto gli occhi di tutti i cittadini - commentano dall'Ansmi - Uno spettacolo indegno».
Sotto il cavalcavia c'è davvero di tutto. Scarti di ogni genere, da vecchi materassi a mobili rotti e batterie; da rifiuti speciali e vernici a scarti di materiale edile. Tutti accatastati. «Dobbiamo attendere un altro rogo per smaltirli?» tuonano provocatoriamente gli attivisti.
«Nel resto d'Italia l'area sarebbe stata sequestrata - continuano - e i responsabili dell'inerzia dolosa denunciati».
Già dopo il vasto rogo di agosto, con il vasto incendio che ha continuato a bruciare tutta la notte e il giorno successivo, era stata depositata una denuncia. Ora si spera di poter individuare i nuovi autori degli abbandoni illeciti che continuano a inquinare diverse zone del territorio. E di provvedere anche in questo caso a denunciarli.