Violenza sessuale di gruppo, fissata l'udienza al 12 maggio. I tre giovani di Ceccano, di 21, 20 e 20 anni sono accusati di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di Alatri. Nei confronti del ventunenne la procura di Frosinone ha contestato il reato di revenge porn per aver girato e poi diffuso, senza il consenso della vittima, un breve video di una quindicina di secondi girato durante la violenza sessuale. Allo stesso vengono contestate pure le lesioni.

La ragazza di Alatri ha denunciato la violenza qualche giorno dopo i fatti, risalenti al 26 febbraio scorso. Da marzo la procura di Frosinone ha iniziato a indagare con tanto di accertamenti tecnici effettuati all'interno dell'immobile, una villetta nella periferia di Ceccano, non distante dal campo sportivo, e normalmente disabitata.
Quel giorno di febbraio la giovane di Alatri era arrivata fino a Ceccano per partecipare, in un bar, a una festa di compleanno di un amico. Poi, verso le 22 - come ricostruito dall'attività d'indagine condotta dai carabinieri coordinati dal pm Vittorio Misiti - la ragazza, in compagnia di un'amica, decideva di spostarsi in un altro locale. Lì erano presenti gli indagati. Solo uno dei tre era conosciuto dall'alatrense. Così lei accettava di fare un giro in auto per Ceccano con loro.

Il veicolo, condotto dal primo dei tre, si fermava in una casa in periferia. Dopo un po' la ragazza, infastidita dalla situazione creatasi nell'appartamento, chiedeva di andar via. Si dirigeva verso la porta, ma - secondo l'accusa - veniva bloccata e portata nella camera da letto. Lì il primo dei tre bloccava la ragazza sul letto, gli si metteva sopra, impedendole di muoversi e di parlare, la spogliava e cominciava a toccarla nelle parti intime. Quindi, invitava anche gli altri due che, senza intervenire in difesa della ragazza, poco dopo si allontanavano dalla stanza. Nonostante le continue richieste della ragazza di interrompere l'azione, il ventunenne - stando alle accuse - poneva in essere la violenza sessuale.

E anzi, l'uomo prendeva il telefono per filmare la ragazza che rifiutava. Poco dopo, però, approfittando di un momento in cui non poteva esser visto, l'indagato realizzava un breve video, ritraente il rapporto. Il che, secondo la difesa, dimostrerebbe che si è trattato di un rapporto consenziente. Nel contestare la violenza di gruppo la procura ha ritenuto più attenuata la posizione dei due ventenni. Al solo ventunenne è contestato il reato di revenge porn per aver girato il video di 15 secondi e averlo girato attraverso Whatsapp a un'altra persona senza il consenso della vittima. Nel corso dei fatti la ragazza ha riportato lesioni ritenute guaribili in sette giorni. I tre giovani che respingono le accuse sono assistiti dagli avvocati Giampiero Vellucci, Pierfrancesco Pizzuti e Armando Pagliei. La ragazza, invece, è tutelata dall'avvocato Vincenzo Galione.