Una raccolta fondi per sostenere una borsa di studio dedicata a giovani ricercatori in grado di cambiare il futuro. Come Doriana, piena di idee e di progetti: a ventinove anni - dopo una laurea conseguita con il massimo dei voti in chimica a Pisa - aveva iniziato un dottorato all'università di Ferrara su uno studio innovativo, legato al mondo green. Uno di quelli che sicuramente avrebbero fatto la differenza, come lei è riuscita a fare fino al giorno del maledetto incidente. Doriana a giugno scorso è finita in un canale sulla provinciale per Rodigo, in provincia di Mantova, mentre stava per raggiungere l'università di Ferrara per portare i campioni da analizzare del suo innovativo progetto green condotto per il dottorato. Invece la sua utilitaria è finita nel canale, bloccandola nell'abitacolo che si è riempito pian piano d'acqua. Una settimana di agonia, poi la terribile notizia che ha raggiunto subito Sant'Apollinare, suo paese d'origine. Come ultimo atto d'amore, dopo la dichiarazione della morte cerebrale, quello di donare gli organi.

Ora la famiglia, con la mamma Gianna e le zie Sonia e Paola, hanno deciso di voler rilanciare il testamento di Doriana e aiutare giovani come lei. Ecco l'idea della raccolta fondi per una borsa di ricerca in sua memoria .
Uno stand all'interno della manifestazione "Più Libri, più Liberi" alla Nuvola a Roma, con una intervista di promozione del progetto fatta a Radioframmenti di Maria Genovese. «Anche @radioframmenti sostiene la borsa di studio di Dori» spiega la zia.

Oggi al mercatino degli artisti dalle 15, al centro yoga Kumbhamela in via Olevano Romano 219 a Roma, tra artigiani che espongono le loro realizzazioni che spaziano dall'arte alla pasticceria, un modo per far conoscere i loro lavori. «Ci saremo anche noi, le zie e la mamma di Doriana, per far conoscere la sua storia e per portare avanti un progetto a cui lei teneva tanto: la sua ricerca sulla chimica dei polimeri che stava portando avanti all'interno del dottorato in scienze chimiche dell'Università di Ferrara con dedizione e passione prima che l'incidente lo interrompesse» spiegano le zie.

Non solo. C'è anche una raccolta fondi on-line su gofundme (https://www.gofundme.com/f/borsa-di-studio-in-memoria-di-doriana?utm_source=whatsApp&utm_medium=chat&utm_campaign=p_cp+share-sheet).
«I colleghi di dottorato insieme alla professoressa Monica Bertoldo che seguiva come tutor la ricerca di Doriana supportati dall'Università di Ferrara hanno pensato di far continuare il progetto di Dori che univa l'innovazione chimica e la sostenibilità promuovendo una raccolta fondi su gofoundme per una borsa di ricerca in suo nome - spiegano ancora i familiari - La raccolta fondi è ancora attiva, l'obiettivo è arrivare alla somma di 30.000 euro per poter garantire quasi un triennio di ricerca, che era il tempo che Doriana avrebbe dedicato alla sua ricerca».

Tante le iniziative
L'università di Ferrara, lo ricordiamo, ha organizzato il 9 settembre scorso un workshop in memoria di Doriana dal titolo "La chimica per un futuro sostenibile". Durante la giornata è stata data la possibilità ai giovani ricercatori – anche colleghi di dottorato di Doriana - di presentare i loro primi risultati di ricerca in cui la chimica si sposa con il concetto di un futuro sostenibile. «Oltre a raccontare quello che faceva Doriana, la giornata è stato un vero e proprio incontro scientifico ma soprattutto un'occasione per condividere tutti insieme la passione per la ricerca che aveva spinto Doriana a venire a Ferrara, vincendo una borsa di studio per il dottorato - continuano le zie e la madre di Doriana - Durante il convegno, non solo l'Università di Ferrara, ma anche altre istituzioni come il Consorzio Futuro in Ricerca hanno mostrato il loro interesse a sostenere questa raccolta fondi per dare un'opportunità ai giovani e alla ricerca nelle scienze chimiche per continuare la ricerca di Doriana in suo nome.

Noi nel nostro piccolo facciamo la nostra parte, in un primo momento attraverso il passaparola. Le persone si sono mostrate molto propense a sostenere la borsa di studio iniziata ad agosto: in poco tempo abbiamo raccolto più di 6.000 euro. La partecipazione è stata tanta, tutti si sono affezionati alla storia di Doriana e in tanti si sono impegnati per dare un piccolo contributo economico. Poi ci sono delle persone che noi non conosciamo ancora e che non conoscevano nemmeno Doriana, come l'artista Cecilia Roda, in arte Lilybris, che con il suo grande cuore ha donato la storia di Doriana, raccontata in fumetto con il suo tocco semplice e profondo. Con questi disegni abbiamo realizzato in dei segnalibri (Doriana amava leggere) e poi successivamente delle shopper che ci aiuteranno nella raccolta. Oltre a mantenere vivo il ricordo di Dori e della sua passione per la chimica vogliamo raggiungere un obiettivo più alto che poi era quello che aveva più a cuore: quello di poter realizzare la propria passione per la ricerca nelle scienze chimiche, soprattutto per una ragazza che come lei - con dedizione impegno e tanta passione - vuole raggiungere una prima posizione nella ricerca scientifica».