Palloncini bianchi e tanti applausi all'uscita della bara dalla chiesa di Santa Francesca. Tanti volti rigati dalle lacrime. Ieri mattina l'ultimo saluto a Sabrina Minutillo, la trentaquattrenne vittima di un incidente stradale domenica sera in via Currivé. I funerali sono stati officiati dal parroco don Jacques.
La donna era alla guida della Panda quando ha perso il controllo schiantandosi contro un manufatto adibito alla raccolta dell'acqua piovana. Sul posto il personale medico che non ha potuto fare altro che constatare il decesso della verolana.

Sabrina viveva con i genitori a Valle Amaseno, poco distante dal luogo dell'incidente. Si occupava di assistere gli anziani, era una persona dal cuore grande, gentile e solare.
Molto conosciuta e stimata. Sempre cordiale con tutti, anche per questo i familiari sul manifesto funebre hanno fatto scrivere "non fiori ma opere di beneficenza", perché Sabrina non si tirava mai indietro per aiutare il prossimo. Oltre ai genitori lascia due sorelle.

«Valida la domanda che ci poniamo, egoisticamente, se Dio abbia abbandonato Sabrina in quel momento, in quanto raggiunge lo stesso rimprovero che Marta e Maria fecero a Gesù per la morte del loro fratello Lazzaro dicendo "se tu fossi stato qui nostro fratello non sarebbe morto" - ha detto don Jacques nell'omelia - Ma noi siamo di fronte ad un Dio compassionevole, coinvolto nelle nostre vicende quotidiane e Gesù incrociando il corteo della morte, lui era a capo di un altro corteo, quello della vita, si accorge di quella vedova che piangeva. Si accosta a lei per manifestarla vicinanza e compassione.

Fatto raro nei Vangeli in quanto sono i disagiati, malati o loro parenti a supplicare Gesù per una grazia particolare. Invece in questo Vangelo è Gesù che si accosta a quella vedova afflitta. Come ora si accosta ai genitori di Sabrina, alle sorelle e parenti dicendo ad ognuno "non piangere"». Don Jacques ha evidenziato una immagine «di un Dio non indifferente, né impassibile, ma coinvolto nella nostra quotidianità, segnata da alti bassi, e va invocato in ogni momento. L'augurio è che Sabrina possa incontrare finalmente quel Dio giusto e misericordioso in cui ha creduto, capace di supplire alle nostre necessità».