Era pronto a salutare tutti, nel suo ultimo giorno di lavoro in quel forno. Un lavoro che aveva cominciato in quell'attività tre mesi fa, ma che era diventato impossibile. Troppa la distanza da casa al posto di lavoro, con l'aumento dei costi della benzina che non ha di certo favorito la situazione.
Avrebbe preso l'ultimo stipendio, quello di novembre, e avrebbe percorso per l'ultima volta il tragitto dalla Valle di Comino a Ceccano, per far ritorno a casa, dalla sua famiglia. Ma invece dei soldi ha rimediato pugni e calci, finendo così in ospedale.
Ha raccontato di essere stato aggredito anche con una mazza da baseball dal padre di uno dei suoi datori di lavoro e da altre tre persone. E ora il ventottenne di Ceccano è pronto a presentare denuncia.
Accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri, contattati dal ceccanese, per chiarire l'accaduto.

La ricostruzione
I fatti denunciati dal ventottenne sarebbero accaduti sabato scorso, intorno alle 19.30, in un forno di un paese della Valle di Comino. Stando a quanto sostiene il ragazzo, sabato sarebbe stato il suo ultimo giorno di lavoro nel negozio dove da settembre lavorava come panettiere. Non aveva, però, un regolare contratto. Il ventottenne, sempre stando al suo racconto, da qualche settimana aveva maturato l'idea di lasciare il posto perché si era reso conto che ci stava soltanto rimettendo in termini economici per via della distanza e delle spese da sostenere per raggiungere l'attività. Avrebbe ricevuto anche minacce quando ha annunciato ai datori la sua decisione.
L'altra sera, da quanto denuncia il ceccanese, ci sarebbe stata l'aggressione da parte di quattro persone. Poi la fuga a bordo della sua auto per raggiungere l'ospedale di Sora. Al ragazzo sono state riscontrate diverse escoriazioni soprattutto sul volto e sulle braccia. Il ferito ha contattato i carabinieri riferendo quanto accaduto.