Battute di caccia da regolamentare. I cittadini chiedono più controlli, soprattutto dopo gli episodi delle scorse settimane con i residenti della zona di Monterotondo allarmati per i colpi di fucile esplosi a non molta distanza dalle abitazioni.
Nelle scorse ore anche i carabinieri Tutela forestale di Cassino sono scesi in campo per rispondere all'esigenza di aumentare i controlli per una caccia sicura.
Il problema dei colpi d'arma a non molta distanza dalle abitazioni si è ripresentato anche nei giorni scorsi in località Monterotondo, con la segnalazione di colpi di fucile in zona abitata rivolta all'Ansmi. Gli attivisti sono scesi in campo e hanno constatato che era in corso una battuta di caccia. Quindi è stato attivato immediatamente il numero 1515 "emergenza ambientale" dei carabinieri Tutela forestale, che si sono portati immediatamente sul posto, al fine di verificare se la battuta di caccia si stesse svolgendo o meno secondo la normativa vigente e soprattutto a tutela della pubblica incolumità. E le verifiche non si sono esaurite con il rapido intervento: in corso ancora alcuni accertamenti.
«Ricordiamo che anche il 23 novembre scorso, i residenti della località di Monterotondo erano preoccupati per i colpi di fucile sparati vicino alle loro abitazioni - ricordano gli attivisti -
Se necessario faremo intervenire il prefetto di Frosinone: vogliamo massima trasparenza e sicurezza».
Poi aggiungono: «Nell'area di battuta vi è un sentiero storico dove sovente visitatori lo percorrono per raggiungere Montecassino dalla Cavendish Road e potrebbe verificarsi un incidente: tanti gli appassionati che la utilizzano per passeggiate e piccole escursioni. Prima dell'inizio della dell'azione di caccia la squadra dovrebbe segnalare la propria presenza posizionando il contrassegno nel punto presa ed esponendo lungo le vie di accesso e in altri punti ben visibili dell'area di girata, cartelli riportanti la scritta "attenzione è in corso una battuta di caccia al cinghiale". E delle bandierine di colore rosso, il tutto da rimuovere alla fine dell'azione». Così ieri pomeriggio i sentieri interessati dalla battuta di caccia al cinghiale è stata aperta secondo quanto prescritto dalla legge vigente in materia. «La sicurezza non è un optional!» chiosano dall'Ansmi.