Il 2022 rischia di andare agli archivi come un anno nero per gli infortuni sul lavoro. In provincia di Frosinone, nel periodo gennaio-ottobre 2022, rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente si registra un incremento del 33% degli infortuni denunciati all'Inail e del 40% degli incidenti mortali.

Sono numeri impressionanti quelli diffusi dall'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e che trovano conferma anche nel consuntivo del mese di ottobre. Infatti, a ottobre di quest'anno si conta il 20% in più di denunce: 186 contro le 155 dello stesso periodo di dodici mesi fa.

Nel Lazio, Roma esclusa che registra la quasi totalità dei casi della regione, hanno avuto più infortuni sul lavoro Latina con 374 e Viterbo con 204. Il confronto dell'intero anno registra in Ciociaria una crescita di un terzo. Dunque, gli infortuni sul lavoro denunciati da gennaio a ottobre passano dai 1.874 del 2021 ai 2.507 del 2022. Latina passa da 2.696 a 4.570 e Viterbo da 1.651 a 2.284.

Le denunce d'infortunio mortale dall'inizio dell'anno a ottobre sono 14 in Ciociaria contro le 10 dell'anno precedente. Nel solo mese di ottobre si è aggiunto un caso (nel 2021 non si erano verificati decessi). Nel Lazio, da inizio anno le morti sul lavoro sono 78 contro le 96 dell'anno prima di cui 50 a Roma (erano 65), 12 a Latina (13), 1 a Viterbo (4) e Rieti (4). Nel solo mese di ottobre sono 4. Le altre tre, dopo quella in Ciociaria, sono a Roma (2) e Rieti (1). A livello regionale, nel 2022, si contano 6.440 denunce di infortunio nell'industria, 1.358 nell'artigianato, 15.883 nel terziario, mentre non è determinato il settore di oltre 15.000 casi.

Scendendo più nel dettaglio si hanno 1.134 denunce di infortunio in agricoltura, 1.273 nel settore manifatturiero,1.661 nelle costruzioni, 1.983 nel commercio all'ingrosso, 5.679 nel trasporto e magazzinaggio, 1.511 nei settori della ristorazione e dell'alloggio, 1.780 nel noleggio e nelle agenzie di viaggio, 1.887 nell'amministrazione pubblica, difesa e assicurazione sociale obbligatoria, 7.813 nella sanità e nell'assistenza sociale, 896 nella fornitura di acqua, 690 nei servizi di informazione e comunicazione.

Il grosso degli infortuni riguarda cittadini italiani (41.165) poi ci sono 1.740 cittadini dell'Unione europea e 3.165 extracomunitari. Gli uomini sono 24.733 e le donne 21.337. Le fasce d'età più colpite sono quelle che vanno dai 45 ai 59 anni con il primato di quella50-54 anni. Sul fronte dei decessi nel Lazio, 72 sono riferibili all'industria e servizi, 3 all'agricoltura e3 alla voce "per conto dello Stato". Le vittime, in un anno, passano da 24 a 27 nell'industria, da 7 a 9 nell'artigianato, da 23 a 21 nel terziario, che dunque ha un calo.Il resto è riferibile ad attività non determinate.

Venendo alle professioni 13 decessi sono avvenuti nelle costruzioni, 7 nel commercio e nella riparazione di autoveicoli, 6 nel trasporto e magazzinaggio, 4 nelle forniture di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento, 2 nel noleggio e agenzie di viaggio, nelle attività immobiliari. Infine un solo decesso nelle industrie alimentari, nella lavorazione dei minerali, nelle attività finanziarie, nell'amministrazione pubblica, difesa e assicurazione sociale obbligatoria, nella sanità, nelle attività artistiche, sportive e di intrattenimento e divertimento, in altre attività di e i servizi. Le altre vittime non hanno avuto il settore determinato.

Le vittime italiane nel Lazio sono diminuite, nel 2022, da 84 a 65, quelle dei cittadini Ue crescono da 4 a 5 e quelle degli extracomunitari sono rimaste invariate a 78. Le donne sono state 6 e gli uomini 72. La fascia più colpita quella tra i 55 e i 59 anni con 20 vittime, seguita con13 dalle fasce 45-49 e 50-54 anni. L'incidenza del Covid In questi ultimi sulle denunce di infortuni sul lavoro ha pesato il Covid-19.

Dall'ultimo report dell'Inail emerge che le denunce di infortunio sul lavoro a causa della pandemia pervenute all' Inail sono state, sempre da gennaio a ottobre 2022, 305.395 con 886 decessi in Italia, 25.451nel Lazio e 96 vittime. In provincia di Frosinone sono stati denunciati 910 infortuni tra le donne e 536 tra gli uomini per un totale di 1.446 casi. Il grosso con 658 è riferibile alle persone con un'età dai 50 ai 64 anni e con 533 nella fascia35-49 anni. Seguono con 227 gli under 34 e con 28 gli over 64. I casi mortali sono stati 13 contro i 10 di Latina, i 2 di Rieti e Viterbo e i 69 di Roma. In provincia di Frosinone, tuttavia, cresce l'incidenza dei casi rispetto al totale del Lazio dal 2 al 5,7%. Il grosso delle denunce con il 46,4% è riferito ai primi dieci mesi del 2022 contro il 35,7% del 2020. Le professioni più colpite sono quelle sanitarie con gli infermieri all'84%, tra i medici la metà è composta da medici generici, nel mondo della scuola il 70% di denunce proviene da materne e asili nido.