Lunedì 6 dicembre 1926: una data storica per la Ciociaria. Con l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri di un provvedimento per l'istituzione di diciassette nuove province, in quel giorno di 96 anni fa Frosinone diventava capoluogo. In occasione di questa ricorrenza, il presidente Antonio Pompeo ha organizzato per martedì prossimo, dalle 17.30, un evento nel salone dell'Amministrazione provinciale. E proprio la celebrazione dell'anniversario dell'ente di piazza Gramsci sarà l'occasione per Pompeo, che ha concluso il suo secondo mandato da presidente, per i saluti alla struttura, ai dipendenti, ai consiglieri che lo hanno affiancato negli ultimi otto anni e a tutto il territorio.

«Celebriamo una data importante – ha commentato Pompeo – soprattutto per un ente che, tra mille difficoltà e una legge penalizzante quale la 56 del 2014, ha saputo dimostrare di avere integre autorevolezza, centralità e dignità istituzionale. Un percorso, però, tutt'altro che concluso - ha aggiunto - e, anzi, ancora più determinante ora che la Provincia svolge appieno, anche grazie alla preziosa opportunità rappresentata dal Pnrr, il ruolo di coordinamento come Casa dei Comuni».

L' evento del 6 dicembre sarà, inoltre, il momento dei ringraziamenti ai consiglieri provinciali che si sono avvicendati dal 2014. «A quelli in carica - ha detto il presidente uscente - lascio il compito di proseguire nel solco che abbiamo tracciato e che porterà, mi auguro il prima possibile, alla riforma di questi enti e alla restituzione del voto ai cittadini». E ha concluso: «Il mio vuole essere un saluto e un ringraziamento all'intera struttura, ai dirigenti, agli impiegati e agli operai che in questi otto anni mi hanno affiancato in quella che, con la Delrio, sembrava una missione impossibile: far battere forte il cuore della Provincia, rappresentare l'organo vivo di una popolazione laboriosa e fiera, essere il capofila di 91 realtà straordinarie, diverse eppure tutte ugualmente importanti per l'architettura complessiva del territorio».

Nel corso della serata, sarà presentato anche il volume "Dentro la storia, i Palazzi della Ciociaria", che ripercorre gli avvenimenti che hanno portato alla Provincia che conosciamo oggi e in cui sono raccolti immagini e aneddoti di palazzi e dimore dislocati su tutto il territorio. Una guida che narra il glorioso passato di una terra ricca di letterati, politici e condottieri, che certamente non si esaurirà in un unico volume.

La provincia di Frosinone nacque dall'unione di due territori, la Ciociaria, appartenuta per secoli allo Stato della Chiesa, e la Terra di Lavoro che, prima dell'unità d'Italia, apparteneva al Regno delle Due Sicilie. A ospitare gli uffici della Provincia fu inizialmente il palazzo della Prefettura e, a partire dal febbraio del 1928, Palazzo Molella, lungo corso della Repubblica, poi distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Con la posa della prima pietra del 28 ottobre del 1930, iniziò la costruzione dell'attuale palazzo provinciale, eretto con l'obiettivo di dare all'Ente una sede propria e più spaziosa delle precedenti. L'area scelta per la sede fu quella dell'allora stazione delle ferrovie elettriche Frosinone - Fiuggi - Roma, cioè l'attuale piazza Gramsci e il progetto fu affidato all'architetto Giovanni Jacobucci. L'opera giunse a compimento dopo circa tre anni, quando vide la luce il maestoso palazzo in stile neoclassico che oggi conserva al suo interno una straordinaria collezione di opere artistiche di innegabile pregio.