Chissà se con l'introduzione delle tanto contestate strisce blu il ricorso sistematico di molti ceccanesi alla sosta selvaggia subirà una sferzata. Se lo augurano in molti, sicuramente chi si sposta a piedi dovendo affrontare uno slalom tra le auto parcheggiate ovunque. Figurarsi poi se si "pretende" di farsi largo con una carrozzina o un passeggino, l'impresa diventa anche rischiosa.

Tra le zone della città prese d'assalto spicca il centro storico, in particolare piazza XXV Luglio e via Magenta, particolarmente animate al mattino e nel primo pomeriggio, un'area dove insistono diverse attività commerciali e gli uffici del Comune, con pochi parcheggi disponibili rispetto al tram tram quotidiano. E soprattutto alla pretesa di molti di posteggiare l'auto davanti al negozio o all'ufficio da raggiungere.

La segnaletica stradale che indica il divieto di sosta c'è ed è ben visibile, ma viene ignorata. Il fatto che non vi siano posti liberi induce i più incivili a considerarlo una giustificazione per piazzare la propria vettura dove capita. Anche in doppia fila, di traverso sulla piazza, attorno al monumento ai caduti, con le ruote sui marciapiedi. Un campionario di inciviltà.

«Il problema sembra non interessare all'amministrazione comunale e neanche ai vigili urbani - scrive un cittadino segnalando la gravità del problema con tanto di fotografie scattate in piazza XXV Luglio - I cartelli di divieto di sosta ci sono, ma forse sono soltanto elementi di arredo urbano. Il monumento ai caduti è diventato ormai un monumento al parcheggio. Chi vuole uscire a piedi deve fare il gioco del salto alle macchine per passare sui percorsi dedicati, come le strisce pedonali o i passetti pedonali. E se si ha un passeggino, poi, meglio prendere la macchina e andare a passeggiare altrove».