Erano chiusi in scatola senza aria né acqua né cibo. A salvare 12 cuccioli di Maltese provenienti dall'est Europa sono stati gli agenti della Sottosezione di polizia stradale di Cassino.
Durante il controllo in A1 di un'auto con a bordo due persone gli agenti di Cassino, agli ordini del dottor Macarra, hanno avvertito dei rumori strani provenire dal portabagagli. Avvicinandosi hanno udito dei veri e propri guaiti e hanno così trovato tre scatole di cartone in cui erano ammassati 12 cuccioli in evidente sofferenza. Da un approfondimento investigativo gli agenti hanno potuto poi verificare che i cuccioli erano sprovvisti di microchip e passaporto, come invece è indicato dalla legge comunitaria.

Secondo una prima stima degli inquirenti i cuccioli provenienti dall'est Europa e destinati al mercato nero avrebbero potuto fruttare ricavi ben superiori a 10.000 euro a fronte del ridotto costo di un viaggio che sicuramente è stato effettuato in condizioni non idonee. Un business che purtroppo vede ogni anno la morte di migliaia di animali, vittime di una tratta che collega l'Europa orientale a quella occidentale e che sostenta un sistema milionario che nutre il malaffare. Inutile negare che il traffico di animali dall'est Europa in Italia non può che avvenire grazie all'attività di una macchina transnazionale legata a strutturate organizzazioni criminali.

I cuccioli sono stati soccorsi e affidati a dei veterinari che hanno potuto constatarne lo stato di salute. Poi grazie anche all'attivazione di associazione animaliste sono stati affidati in custodia ad alcuni volontari che se ne stanno prendendo cura: la maggior parte è stata già affidata a famiglie piene d'more. L'uomo alla guida del mezzo è stato denunciato per maltrattamento di animali e per infrazione della normativa comunitaria in trasporto di animali vivi. Indagini in corso da parte degli agenti cassinati sul mercato nero di riferimento e sui coinvolgimenti locali.