Un'udienza tutta dedicata alla difesa. In circa due ore e mezzo i difensori dei clienti dell'estetista, accusati di violenza sessuale, lesioni e rapina, hanno cercato di smantellare il castello accusatorio. La procura di Frosinone, infatti, aveva chiesto, a fine settembre, una doppia condanna: a quattro anni per il marito, 53 anni, e a tre anni e mezzo per la moglie, quarantenne, entrambi del capoluogo. Il primo deve rispondere del reato di violenza sessuale consistita, secondo le accuse, nel palpeggiamento del seno, nonché del tentativo di violenza sessuale per aver cercato di baciare la donna nel corso di un trattamento estetico, a Frosinone, a settembre 2019.
"Devi stare ferma e immobile, altrimenti ti farò passare dei guai" avrebbe detto l'uomo secondo il racconto della vittima, costituitasi parte civile con l'avvocato Daniele Mieli.
Marito e moglie, che sono assistiti dagli avvocati Rosario Grieco e Giulia Giacinti, sono accusati di rapina, e le lesioni gravissime (per un trauma cranico lamentato dall'estetista) sei giorni dopo la violenza sessuale denunciata. Nella zona del Casaleno, la vittima, attirata dalla coppia, avrebbe subito un'aggressione per essere poi derubata del cellulare, successivamente restituito alla madre di lei poco dopo.
Davanti al tribunale la difesa ha negato che quest'ultimo episodio possa essere riconducibile a una rapina perché mancherebbe il profitto morale relativo al contenuto del telefono. Sul fronte della violenza l'uomo ha sempre negato l'episodio, ragion per cui la difesa ha fatto leva sulla personalità della ragazza anche sulla base di una perizia di parte. Dagli avvocati della coppia è stata messa in dubbio l'attendibilità del racconto della donna e anche di alcune testimonianze, facendo riferimento anche al contenuto di alcuni post su Facebook. Per la difesa in questa vicenda ci sono tanti lati oscuri, ragion per cui i legali hanno concluso chiedendo l'assoluzione perché il fatto non sussiste. Il tribunale ha aggiornato la discussione per le repliche e la sentenza al 16 dicembre.