«Nei prossimi gironi verrò a Frosinone in procura per parlare con qualcuno per capire come stanno le cose». L'avvocato Gennaro Gataleta commenta così le notizie filtrate della riapertura del caso della scomparsa di Marina Arduini. Il legale ha seguito il caso della commercialista frusinate svanita nel nulla nel 2007 per conto della famiglia Arduini. L'ultima archiviazione era avvenuta, su richiesta della procura di Frosinone, a fine 2018. Da allora a oggi, deve essere emerso qualche elemento importante da convincere gli investigatori a riaprire le indagini. Un fatto nuovo sul quale vige lo stretto riserbo.

Il 19 febbraio 2007 Marina esce per l'ultima volta di casa. Il giorno della sparizione la commercialista sarebbe dovuta andare in questura a denunciare una truffa della quale era rimasta vittima. Qualcuno, spacciandosi per lei, aveva acceso un finanziamento da tredicimila euro per l'acquisto di sanitari. Il giorno della sparizione qualcuno l'aveva avvistata alla stazione Termini. Poi più nulla. Due anni dopo la scomparsa sarà ritrovata, sempre a Roma, la sua auto, una Punto.

Nell'ultima inchiesta erano stati indagati un imprenditore di Alatri, per omicidio e occultamento di cadavere, e una donna per favoreggiamento. Ma entrambe le posizioni sono state archiviate. Senza effetto le ricerche tra i cadaveri non identificati e quelle con il georadar in un terreno di Tecchiena.