Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale interviene sul caso dei coniugi fiuggini Cocco: l'ingegnere Maurizio in carcere in Costa d'Avorio da sei mesi dopo l'arresto per traffico di droga e riciclaggio di denaro e Assunta Giorgilli, bloccata in Africa a seguito del sequestro del passaporto.

«La nostra ambasciata ad Abidjan - spiega la Farnesina - è da subito attivata per verificare il buono stato di salute del connazionale mediante una visita consolare al carcere di Abidjan e ha stabilito contatti diretti e regolari con il legale del signor Cocco e con le autorità ivoriane per sollecitare procedure più celeri a garanzia dell'imputato. Parallelamente, la Sede ha effettuato ripetuti passi anche al fine di chiarire i contorni della vicenda e le ragioni alla base del trattenimento del passaporto della signora Giorgilli, moglie del connazionale, con la quale pure il contatto è costante. Si tratta di una vicenda che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale sta seguendo con la massima attenzione ed impegno, coerentemente con la priorita che il Ministro Tajani e la Farnesina annettono all'assistenza dei connazionali all'estero. Attraverso l'ambasciata verranno effettuati ulteriori passi nell'azione di sensibilizzazione e assistenza consolare».

Sulla vicenda si sono mobilitate anche le istituzioni locali, come informa il sindaco di Fiuggi, Alioska Baccarini: «Circa quindici giorni fa ci siamo mossi formalmente sui canali ufficiali nel contesto di una situazione piuttosto delicata nell'ambito delle relazioni internazionali. La settimana scorsa abbiamo rimesso una informativa ufficiale alla Farnesina, chiedendo di attivarsi al più presto per fare chiarezza affinché, senza entrare nel merito della vicenda, ci si adoperi almeno per far rientrare in Italia Assunta Giorgilli, la quale risulta estranea alla vicenda contestata e che necessita di cure urgenti prima di affrontare un intervento chirurgico. Continueremo a tenere costantemente monitorata l'evolversi della vicenda».