Una nuova edizione limitata del "nettare" prodotto all'Albaneta. Sono passate poco più di due settimane da quando il neo presidente del Consiglio, Meloni, ha citato il fondatore del monachesimo occidentale dicendo che "siamo gli eredi di San Benedetto, un italiano, patrono principale dell'intera Europa» e lo ha fatto come esempio di alleanza e di unione. E proprio laddove è nata la civiltà legata al vecchio Continente, Daniele Miri lancia l'edizione speciale di quest'anno della Birra di Natale, incentrata appositamente su questo messaggio.

Il birrificio abbaziale di Montecassino ha realizzato, infatti, la terza edizione di "Birra di Natale", tra l'altro limitatissima, dedicandola all'abbazia di Montecassino e al suo fondatore San Benedetto, Patrono d'Europa, che con la sua vita e la sua opera ha fondato le basi di sviluppo della civiltà europea attraverso "la croce, il libro e l'aratro" che sia oggi un faro di luce e speranza per l'Europa smarrita. Per un'Europa alla ricerca delle sue origini e stravolta da una guerra che minaccia e spaventa. Un messaggio importantissimo in questo particolare momento storico globale, nel quale molti equilibri della società sembrano spezzarsi per via di un'instabilità politica, sociale, devastata anche di conflitti.

«Un prodotto che porta il nome di Montecassino, noto in tutto il mondo, può essere veicolo di speranza, un faro di luce per l'Europa smarrita di oggi, dal quale tutti insieme dovremmo ripartire con l'esempio di San Benedetto, Patrono e Padre d'Europa. Crediamo che il nostro piccolo contributo possa in qualche modo essere una piccola luce che ricorda come la nostra cultura ha avuto inizio e proprio dalla nostra identità, dalla nostra storia, tornare a una società unita e florida», queste le parole dell'imprenditore Miri Daniele.

Ed è bastato un post sui social, sulla pagina del birrificio, per riscontrare un successo clamoroso a dimostrazione di come le persone, anche dall'estero, abbiamo apprezzato l'importante messaggio che comunica la Birra di Natale di Montecassino in questa edizione e, pure, inconsapevolmente, per applaudire alla rinascita di un'antica arte - quella della produzione di birra - proprio legata al monachesimo benedettino. San Benedetto da Norcia con la sua vita e la sua opera ha esercitato un influsso fondamentale sullo sviluppo della civiltà e della cultura europea.

La sua Regola - che generazioni di monaci hanno adottato come norma di vita lungo i secoli - è diventata il veicolo di una vasta e profonda opera educatrice, e il tramite di un consolidamento spirituale e sociale dell'Europa per tutto il Medioevo ai nostri. Per questa ragione, Paolo VI, nel 1964, con il Breve "Pacis nuntius", volle proclamare san Benedetto "Patrono principale dell'intera Europa». In tal modo il pontefice riconosceva apertamente che fu grazie all'opera dei monaci di san Benedetto se, «con la croce, con il libro e con l'aratro», fu portato «il progresso cristiano alle popolazioni sparse dal Mediterraneo alla Scandinavia, dall'Irlanda alle pianure della Polonia» attraverso "Ora et Labora", il motto di Luce, speranza e Unione tra i Popoli.

Intanto gli ordinativi della birra benedettina coprono l'intera Penisola, oltre che l'estero. La sua produzione mostra apprezzamento ovunque. Un progetto particolare, partito alcuni anni fa, che ha portato anche alla valorizzazione, anche e soprattutto, dell'antica tenuta dell'Albaneta e a una ripresa della scoperta storica di luoghi mai dimenticati. L'area viene stabilmente frequentata da camminatori appassionati di percorsi e di tradizioni, di antichità e di memorie, lungo tragitti ripuliti e sistemati.