Hanno architettato un piano per colpire alcune banche del territorio e cercare di agire indisturbati spostandosi da un paese a un altro, sfidando anche le forze di polizia.
Prima hanno rubato un'auto a Ceccano, poi hanno raggiunto Ripi dove hanno messo a segno il furto nella Banca Popolare del Frusinate, portando via oltre ventimila euro. Con la stessa macchina si sono spostati a Boville Ernica, ma il colpo alla Banca Intesa è fallito. Si sono diretti successivamente a Strangolagalli alla Bper, anche qui il furto non è andato a segno. Messi in fuga dall'allarme.

Stessa banda, formata da quattro persone con volto coperto, tutto in una notte, tra l'1.30 e le 4. Non si esclude che possa trattarsi dello stesso gruppo in azione a ottobre scorso in altri due istituti bancari, a Serrone e Supino. Indagini in corso dei carabinieri per cercare di risalire alla banda dei colpi in banca.

La ricostruzione
Agiscono senza timore, scorrazzando da un paese a un altro della Ciociaria, prendendo di mira gli istituti bancari. Tre quelli "visitati" nella notte tra lunedì e martedì. Due colpi falliti, un terzo a segno. Il bottino è di 24.000 euro.
Hanno utilizzato una Peugeot 3008 rubata a Ceccano, sempre nella stessa notte, qualche ora prima dei raid. Hanno raggiunto la filiale della Bpf in via Casilina a Ripi. Hanno forzato la porta con un arnese da scasso e si sono intrufolati, riuscendo a portare via 24.000 euro contenuti in una cassaforte. Successivamente si sono spostati a Boville Ernica, nella zona di Casavitola, al confine con il territorio di Veroli, sicuramente attraversando le stradine di collegamento interne. Hanno raggiunto la Banca Intesa San Paolo e anche in questo caso hanno forzato la porta e sono entrati ma non sono riusciti a portare via nulla. Poi la fuga verso Strangolagalli per il terzo raid. Intorno alle 4, sempre quattro individui, con volto coperto, sono stati ripresi dalle telecamere mentre facevano irruzione nella filiale Bper di Strangolagalli. Hanno forzato il portone e poi la porta intermedia munita di maniglione antipanico, ma l'allarme li ha costretti alla fuga a mani vuote. In tutti gli episodi sono intervenuti i carabinieri per avviare subito le indagini e acquisire i video della sorveglianza per cercare di dare un volto e un nome ai banditi. Molto probabilmente gli stessi che a ottobre sono riusciti a portare via una cassetta con 50.000 euro dalla filiale del Credito Cooperativo di Paliano a Serrone e qualche giorno dopo hanno tentato di entrare alla Bper nel centro di Supino.